Lega Serie A, spunta l’audio dello scontro di marzo! De Laurentiis scatenato: “Mi tiro fuori, gioco contro tutti”

Hanno fatto scalpore le dimissioni di Gaetano Micciché dal ruolo di presidente della Lega Serie A, per alcune irregolarità nella sua elezione. Il presidente era stato eletto nel marzo 2018 ed ha rassegnato le dimissioni il 19 novembre 2019. Gli audio pubblicati da Business Insider Italia della riunione in Lega del marzo 2018 mostrano una Serie A interamente spaccata sugli intenti:

De Laurentiis: “Io non sono d’accordo a dare questo tipo di approvazione finché non capisco questa Lega cosa vuol fare e dove vuole arrivare. Poiché secondo me ci sono troppe anime diverse e non si è quindi convinti che il viaggio verso il futuro della A debba essere quello o quell’altro, ma ci sono varie frange, io preferisco starne fuori. Se ne dovrò stare fuori senza riconoscere l’operato della Lega, vedremo. Io adesso gioco contro tutto e contro tutti. Fino a che non ci mettiamo in una stanza e decidiamo da grandi che cosa vogliamo fare”.

Malagò: “Ma qui c’è un ordine del giorno…”.

De Laurentiis“E io mi astengo”.

Si intromette Ferrero: “Scusa Aurelio, ma l’altra volta dicesti di essere d’accordo”.

De Laurentiis: “Ma non sono d’accordo di procedere in questo modo con lo statuto. Voglio sapere chi sono i consiglieri prima di avere un presidente. Perché se c’è un presidente che mi sta bOne e dei consiglieri che non mi rappresentano…”.

Malagò“Ma questo l’avevamo concordato l’altra volta”.

Ferrero: “Ora sarebbe una figura di merda”.

De Laurentiis“Non mi frega della figura di merda, me ne assumo tutta la responsabilità”.

Ferrero“L’altra settimana abbiamo fatto questa cosa, mi sembra stravagante adesso. Eri al telefono e l’hai votato”.

De Laurentiis“Scusami abbi pazienza, belli capelli. Io devo riuscire a capire come deve funzionare la politica qua dentro, deve rappresentare gli interessi di tutti: lo statuto, per come è concepito, non potrà mai rappresentare gli interessi delle piccole, delle medie, delle importanti. Punto e basta”.

Ferrero: “Io non conosco Micciché, dico solo che dobbiamo piantarla di fare figure di merda”.

De Laurentiis: “Allora è meglio che ti dico ‘Votiamo Micciché’, poi arriva qui e si trova un casino…”.

Interviene Malagò: “Ma se arriva qui si confronta con te”.

De Laurentiis: “Io dico che non siamo maturi per eleggere un presidente, bisogna ancora capire qual è il calcio che vogliamo fare qui dentro”.

Questa la cronistoria della riunione:

  • minuto 00.35: Scontro tra il presidente del Coni Malagò e quello del Napoli, Aurelio De Laurentis, il quale dice: “Io preferisco starne fuori” (min. 01.29);
  • min. 07.50:  Malagò chiede l’elezione per acclamazione del presidente;
  • min. 08.55: il presidente della Sampdoria, Ferreroprotesta per il colloquio separato in corso tra de Laurentis e Malagò;
  • min. 09.38: Malagò spiega a Ferrero che deve convincerlo “sennò salta tutto”;
  • min. 15.30: Malagò si dice convinto di procedere con lo scrutinio segreto; 
  • min. 16.03: Ferrero si preoccupa dei voti non favorevoli nell’urna, definendo la votazione per scrutinio segreto “Una buffonata”;
  • min. 16.27: inizia l’appello nominale;
  • min. 16.58: Malagò: “Chi vuole vota davanti a lui (al notaio, ndr) e poi consegna la scheda …, l’ho fatto mille volte nella mia vita”.
  • min. 17.14: Il segretario Stincardini ribadisce che “il voto deve essere segreto”. Malagò risponde: “C’è gente che è preoccupata”;
  • min. 17.52: Ferrero manifesta la paura che non ci siano i voti (i 20 necessari per raggiungere la richiesta unanimità, ndr) nell’urna: “Se fa 18 è finita”;
  • min. 18.43: Lotito richiama il voto segreto e Preziosi inveisce: “Che te ne frega, se tutti so’ d’accordo?”. Lotito risponde: “Allora fallo palese… è nullo!”.
  • min. 20.56: Il presidente Preziosi non partecipa al voto, manda al suo posto l’ad del Genoa Zarbano.
  • min. 28.10:  Il vicepresidente della Roma, Mauro Baldissoni richiama le due precedenti assemblee informali tenutesi per concordare la candidatura di Micciché e chiede a tutti i presenti di rinunciare allo scrutinio segreto per evitare l’imbarazzo della mancanza della necessaria unanimità.
  • min. 29.14: Malagò chiede: “Si può fare?”. Baldissoni invita chi non ha votato Micciché a dirlo apertamente;
  • min. 33.15: dall’assemblea dicono di aprire le schede (votate e chiuse nell’urna, ndr) e verificare i voti (e l’esistenza dell’unanimità necessaria, ndr). Malagò dichiara che: “Le schede non si aprono più…”. Nicoletti precisa che l’elezione non è avvenuta per acclamazione, ma per spontanea dichiarazione avvenuta dopo la votazione segreta.

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