La sua perla aveva strappato anche qualche pensiero d’ammirazione al San Paolo. Avversari sì, ma chi non sa riconoscere il talento forse del calcio ha capito poco. Sandro Tonali l’aveva scagliata alle spalle di Ospina, dai venti metri. Un goal bello, una perla. Che al Brescia potranno solo ammirare senza gioia: il Var l’ha annullato per un fallo precedente di Bisoli.
Ma Sandro Tonali si accontenterà dei complimenti, almeno per ora. Le big hanno già gli occhi ben puntati su di lui, al San Paolo è arrivata una prova di grande spessore sul piano tattico e della personalità. Ad appena 19 anni Tonali regge alla grande un centrocampo intero, canalizza e catalizza tutto il gioco della sua squadra. Ha qualità, talento, personalità e disciplina tattica. In Lombardia (ma non solo) hanno già scomodato un paragone importante: Andrea Pirlo, che a Brescia si fece le ossa e fu trasformato in regista. Come Tonali.
Ecco: al Napoli, un metodista, un regista, una mente pensante al centro del campo, chiamatela come vi pare, manca. Dall’addio di Jorginho, nessuno ha preso le redini del centrocampo azzurro e spesso l’assenza di una figura del genere, che metta ordine, che smisti palloni e rappresenti il fulcro di un’idea di gioco ben chiara, manca. L’ultimo a ricoprire il ruolo fu Hamsik, in un esperimento presto abbandonato.
Che sia Tonali la figura che manca al Napoli? I parametri, forse ci sono: l’età c’è e sul prezzo del cartellino il Napoli non si farebbe scrupoli (l’ingaggio non è altissimo). Che non suoni come un diktat né come un consiglio, ma solo come un interrogativo, un dubbio: che sia Sandro Tonali, classe 2000, un assist e un goal annullato oggi al San Paolo, il calciatore che manca e serve al Napoli?