Non è una priorità, ma un occhio speciale anche a quel reparto andrà dato. In porta, d’altronde, il Napoli è coperto. O lo era, fino a qualche giorno fa. E nella baraonda di incertezze che sembrano caratterizzare la prossima estate azzurra, almeno in porta sembravano piovere conferme. Non sarà così.
Eppure da Ferrara si esce con un’altra certezza nei guantoni di Alex Meret. Lui sì, un intoccabile: da lui si riparte, con l’uno sulla schiena e un curriculum che a 22 anni è già di tutto rispetto. Una stagione iniziata male, con l’infortunio al polso che l’ha tenuto fuori fino a dicembre, ma proseguita nel migliore dei modi.
Ad oggi non è affatto fuori luogo affermare che Meret sarà il primo portiere del Napoli anche il prossimo anno e – perché no – per tanti altri anni ancora.
La stessa frase non vale per David Ospina. Gli idillii raccontati negli scorsi mesi si sono frantumati in un attimo. Il portiere colombiano ha chiesto un permesso per tornare in patria, ha salutato i compagni e ora – secondo Cronache di Napoli – si allena con l’Atletico Nacional.
Il riscatto fissato dopo le 26 presenze (ora è a 23, la ventiquattresima con l’Udinese, durata meno di 45′, non può essere inserita nel conteggio) ora è saltato anche matematicamente. La cifra per il riscatto obbligatorio ammonta a 4 milioni, lo stipendio di David a 1.4 milioni. Il Napoli vuole trattare con l’Arsenal per abbattere i costi, ma il portiere colombiano vuole certezze: la separazione può essere solo temporanea o permanente.
Infine Karnezis, scivolato terzo nelle gerarchie: ha giocato appena 7 partite, il suo futuro sembra lontano da Napoli. Ha richieste in Serie A così come all’estero. Si guarda intorno, pronto ad accettare una nuova sfida.
Da non escludere, per le regole sulle rose, un prodotto del vivaio come terzo portiere. Contini viene da una stagione in prestito al Siena, è il nome più pronto per quel ruolo. Subito dietro D’Andrea, Marfella e Schaeper.