Chiariello attacca: “Non ci sto al gioco del massacro! La stagione non è fallimentare, ma vorrei chiedere delle cose ad Ancelotti”

Umberto Chiariello, nel suo editoriale nella trasmissione ‘Campania Sport’ su Canale 12, ha analizzato i fatti di Frosinone. Queste le sue parole, riportate da ‘SpazioNapoli.it’

Al gioco al massacro, io non ci sto. Lo dico a tutti coloro che sui social mi tirano in ballo, ritenendo che siamo mandati morali di quanto accaduto a Frosinone. A me sembra uno strano paese quello in cui il diritto di critica non sia più possibile, perché si pensa che esercitandolo, si agiti la mano dei facinorosi.

Abbiamo sempre combattuto questo clima pesante e ci siamo sempre messi contro chi si è scagliato vilmente e volgarmente contro questa società. Solo perché ho ritenuto di dover porre all’attenzione alcuni concetti critici ad un allenatore titolatissimo e nel quale crediamo profondamente, ciò non mi associa minimamente a fattacci come la maglia gettata a Callejon.

Quello che ho da dire lo dico liberamente, non appartengo a nessun carro.

Non ho mai detto che questa è stata una stagione fallimentare. L’ho detto chiaramente: la nostra è una storia povera, orgogliosamente povera. Solo 7 volte siamo arrivati secondi, solo quattro volte siamo arrivati in semifinale in una competizione europea.

Questo non significa dire che va tutto bene: io mi faccio solo delle domande.

Vorrei chiedere a Carlo Ancelotti perché il -18 dalla prima in classifica, il peggior risultato nella storia della Serie A a 20 squadre; perché il Napoli è a -14 dall’anno scorso, perché il Napoli ha 9 punti in meno rispetto al girone d’andata, perché c’è disaffezione del pubblico. Ci domandiamo perché il Napoli arretra nella competitività? Perché arretra rispetto a se stesso?

Quando Ancelotti parla di calo di attenzione e concentrazione e di motivazione, parla di se stesso. Non mi interessa quanto viene pagato: chi ha titoli e attrattiva guadagna tanti soldi. Mi fa specie, però, che un allenatore che dice che non è venuto a pettinare le bambole, non ha realizzato questo: ha fatto bene, ma non benissimo.

Non sono contento che il Napoli non se la sia giocata con l’Arsenal, che è crollato: ha preso 3 gol per 3 partite consecutive. Tutto questo Ancelotti lo dovrebbe spiegare: solo così il Napoli può tornare competitivo.”

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