Napoli inguardabile a Londra: ora tocca al San Paolo fermare l’Arsenal!

ARSENAL SAN PAOLO / Durante la conferenza stampa della vigilia della gara con l’Arsenal, Carlo Ancelotti ha dichiarato: “Se non fossimo pronti non saremmo qua”. Ebbene, ieri il Napoli a Londra è sembrato tutto tranne che pronto. La squadra vista contro l’Arsenal, non sembrava nemmeno la lontana parente di quella che, al Parco dei Principi di Parigi mise sotto il PSG.

Meret nella parata che ferma il risultato sul 2-0 al 69′

Per la terza volta di fila, dopo Empoli e Genoa, il Napoli ha offerto un’altra prestazione indecorosa per quelle che sono le potenzialità di questa squadra. Il gruppo azzurro è mancato in quelli che dovrebbero essere tutti gli uomini più rappresentativi, del recente passato, del presente e del futuro del calcio Napoli (eccezion fatta per Meret).

All’Emirates è sembrato di rivedere il peggior Napoli dell’era Benitez in tutto e per tutto. Una squadra fragile in difesa e confusa in attacco e che solo grazie ad una prestazione superlativa di Meret e ad un Arsenal sprecone non torna da Londra con un passivo di tre o più reti subite.

Arsenal San Paolo
Zielinski dopo aver sprecato un occasione nel secondo tempo

Tolte le decine occasioni avute dai gunners per siglare la rete del 3-0, le uniche occasioni avute in 90 minuti dagli azzurri sono state quelle di Insigne sul finire del primo tempo e di Zielinski a metà della ripresa. Per il resto, il Napoli non è mai riuscito a rendersi veramente pericoloso. Ancelotti si aspettava sicuramente di più dai suoi ma anche il tecnico di Reggiolo però non può essere esente da colpe.

PER ATTACCARE BENE, BISOGNA DIFENDERE BENE

“Per attaccare bene, bisogna difendere bene”. Questo disse Carlo Ancelotti dopo Napoli-Genoa. Prima di ieri sera infatti, il Napoli aveva già mostrato più di qualche fragilità sia in fase difensiva che offensiva. Gli azzurri infatti hanno subito ben 10 reti nelle ultime 9 partite, lasciando la porta inviolata solo contro Parma e Salisburgo e nelle ultime due contro le sopracitate avversarie ha segnato solo due reti.

Ad un allenatore della caratura di Ancelotti, questi sono dati che non sono sicuramente passati inosservati ma sembra che il tecnico di Reggiolo stia facendo poco o nulla per risolvere la situazione. Nel girone d’andata, si passò al 4-4-2 in campionato e al finto 3-5-2 in Champions per risolvere i problemi del reparto arretrato.

Possibile che non si possa far niente per dare più solidità alla squadra in vista di una gara tanto importante?

PER NAPOLI-ARSENAL CI VUOLE IL SAN PAOLO

In questo momento il Napoli è ad un passo dal baratro ma ha ancora un piccolissimo spiraglio di luce al quale aggrapparsi. Se infatti, come dimostrato, la squadra di Unai Emery in casa è una vera propria schiacciasassi, lo stesso non si può dire dei londinesi per le gare affrontate lontane dell’Emirates.

In Premier League infatti, Aubameyang e compagni hanno collezionato appena 19 punti in 15 partite, una media di 1,2 punti a gara. In Europa League le cose non vanno di certo meglio. Nelle gare ad eliminazione diretta hanno già perso per 1-0 in casa del BATE borisov ai sedicesimi e 3-1 contro il Rennes agli ottavi.

Recuperare un 2-0 subito in trasferta non è sicuramente cosa facile ma il miglior Napoli, quello delle notti di Champions, quello delle grandi notti europee, trascinato dal pubblico delle grandi occasioni e guidato da un tecnico navigato come Ancelotti può farcela. Gli azzurri hanno sei giorni per ricaricare le pile. I tifosi ora devono far capire agli inglesi cos’è l’effetto San Paolo e spingere il gruppo verso la prima impresa dell’era Ancelotti.

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ILARIO COVINO

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