Il Club Napoli Monaco a SN: “Per noi napoletani all’estero c’è un grosso problema di biglietti. Insigne andrà via a fine stagione…”

Il Club Napoli Monaco è pronto: “A Salisburgo tutto esaurito, ma ci faremo sentire”

Quando l’urna di Nyon ha sorteggiato per il Napoli di Carlo Ancelotti il Salisburgo di Marco Rose, un pezzo di tifoseria napoletana ha potuto “esultare”. Sono gli azzurri del Club Napoli Monaco di Baviera, a pochi chilometri dalla città austriaca.

E pronti all’invasione. “Siamo da molti anni in Germania e abbiamo sempre seguito il Napoli in trasferta. Anche se gli anni passano e l’età avanza cerchiamo sempre di essere al seguito della squadra. Nonostante ciò, solo nel settembre 2015 abbiamo messo insieme un vero e proprio club a Monaco, siamo un centinaio di tifosi anche se il gruppo varia: molti napoletani sono qui solo di passaggio per lavoro e quindi sono costretti a lasciare, altri che lavorano nella ristorazione non sempre hanno il tempo per le trasferte”.

Antonio Tufano è stato il fondamento principale del Club Napoli nato quattro anni fa nella città tedesca, insieme a lui Pasquale Contento (papà di Diego, calciatore), Mario Trazza e Carlo Formisano.

Insieme con la squadra, tra Napoli e l’estero.

“Giovedì scorso un gruppo di noi era a Napoli in Curva B, altri sono rimasti qui a Monaco. Non abbiamo giocato benissimo, contrariamente a quanto fatto con la Juve qualche giorno prima, ci sono stati molti errori e siamo stati fortunati in alcuni episodi. Che bello avere un portiere forte come Meret tra i pali, ci ha evitato qualche guaio di troppo”, ha continuato Antonio ai nostri microfoni. “Purtroppo non abbiamo sfruttato altre occasioni, ci sarebbe servito un gol in più. Il San Paolo? Peccato per quei cori contro De Laurentiis nelle ultime partite, dovremmo aiutare di più la squadra, i ragazzi hanno bisogno anche di chi va allo stadio a sostenerli”.

Per chi vive la condizione di napoletano all’estero, il problema biglietti resta una costante.

“Per le gare interne abbiamo fatto il mini abbonamento, ma per la gara di Salisburgo abbiamo avuto tanti problemi”, ammette Antonio. “Ero in Italia ed eravamo in gruppo, solo per questo siamo riusciti a prendere qualche biglietto online. Ma per chi vive all’estero c’è un problema per riceverli, dovremmo cambiare le modalità di accesso al ticket. A Zurigo la società di casa ci aveva concesso una zona dello stadio solo per noi, ma giovedì non sarà così. È previsto il tutto esaurito, saranno belli caldi”.

Una sfida da vivere tutta nonostante il 3-0 dell’andata.

“Sono fiducioso perché credo che almeno un gol lo faremo. Anche se con la difesa che avremo sicuramente qualche gol lo prenderemo”, ci racconta. “Luperto è un calciatore ancora inesperto, Chiriches viene da mesi di inattività, dobbiamo essere attenti e cinici. Loro sono veloci, giovani e qualche elemento forte tecnicamente c’è, in casa danno sempre problemi a tutti. Ma noi dagli spalti ci faremo valere”.

Ma a prescindere dall’esito di giovedì, la stagione resta positiva?

“È il primo anno di Ancelotti, a Dimaro ci disse che la squadra andava bene com’era perché voleva analizzare ogni calciatore. Crediamo sia un anno di transizione, non guardiamo alla Juve che sta diciotto punti avanti, perché il campionato del Napoli non è cattivo. Stop come Sassuolo non sono una novità, anche con Sarri e Benitez ci siamo fermati contro squadre meno forti, dobbiamo cambiare ancora mentalità. Il patto scudetto dello scorso anno ci ha portato dove siamo arrivati, dobbiamo ritrovare quello spirito”.

In campo a Salisburgo ci sarà Lorenzo Insigne. Quanto contano le critiche degli ultimi giorni?

“Mi è sempre piaciuto, ma credo che andrà via a fine stagione, quando c’è Raiola dietro finisce sempre così”, il suo timore. Con quella fascia, da napoletano, mi fa sperare di vederlo per sempre a Napoli. Ma ho visto andare via già calciatori come Cannavaro o Ferrara, o anche Quagliarella. Il problema di Insigne è che non ha il temperamento adatto per rappresentare la squadra nei momenti difficili. Hamsik non parlava mai, lui ha la giusta carica ma deve saper rappresentare la squadra con chi sta dirigendo la partita in quel momento”.

Con il campionato chiuso da un pezzo, dove può arrivare questo Napoli in Europa League?

“Se giochiamo da Napoli, possiamo arrivare lontano e non ce n’è per nessuno. Ma se siamo quelli visti a Sassuolo…non possiamo avere questi alti e bassi, spero che Ancelotti lavori su questo nei prossimi mesi, sulla mentalità. Bisogna essere sempre in partita, ci sono momenti di vuoto che non possiamo permetterci”.

GENNARO ARPAIA
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