Koulibaly in aula: “Chiedo scusa a tutti. I buu mi hanno deconcentrato, mi hanno fatto soffrire e ho sbagliato. Non capivo nulla”

Kalidou Koulibaly ha mostrato ancora una volta di avere un cuore d’oro. Ciononostante ieri non è riuscito a vincere. C’è delusione, amarezza, per qualcosa che poteva segnare una svolta decisiva in termini di lotta al razzismo. Così, però, non è stato. Questa la deposizione di Koulibaly in aula, secondo quanto riportato dall’edizione odierna de Il Mattino:

«Io sono pronto ad affrontare i cori razzisti in tante città del Nord, ma lì a Milano no. Ero impreparato a fronteggiare una simile situazione e, quando ho sentito i primi buu, mi hanno preso alla sprovvista, mi hanno fatto sbandare, perdere la concentrazione. Quei cori mi hanno portato sofferenza, in certi momenti davvero non capivo nulla».

Al suo fianco il presidente De Laurentiis che gli sorride e annuisce con il capo. Come se fosse il padre del senegalese e non il suo datore di lavoro.

«È vero, lo abbiamo detto a Mazzoleni e anche la squadra nell’ intervallo era pronta a fermarsi. Ma io sono stato il primo a dire che non dovevamo farlo, perché non volevo dare alibi alla mia squadra. Dovevamo vincere quella partita e non ci siamo riusciti.

Io chiedo scusa per il mio gesto (e si scusa più volte ndr), lo so che non è stato giusto, ma io e la mia famiglia abbiamo vissuto sempre il disagio per il colore della mia pelle: in quello stadio è stato tutto atroce anche perché inatteso. Ho sofferto e ho reagito nella maniera sbagliata. Ma l’ ho fatto perché quel clima di odio mi aveva fatto perdere la concentrazione».

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