E ora niente scuse, l’Europa League deve diventare il primo obiettivo del Napoli

Il giorno dopo è ancora più amaro da digerire, rispetto alla delusione arrivata dopo il fischio finale. La sconfitta per 1-0 con il Liverpool condanna il Napoli all’eliminazione dalla Champions League, mandando gli azzurri ai sedicesimi di finale di Europa League.

Una retrocessione sì, ma anche un’opportunità. Già, perché perché parliamoci chiaramente: il Napoli e i suoi tifosi hanno bisogno di vincere finalmente un trofeo importante. E, con sincerità ma anche parlando oggettivamente, sarebbe complicato pensare ad un Napoli vittorioso in Champions. Certo, il passaggio del turno avrebbe garantito alle casse societarie una vagonata di milioni (SCOPRI QUI QUANTO), ma a parte gli incassi e la bella figura europea, difficilmente avremmo potuto pensare agli azzurri vittoriosi nella finale di Madrid.

POCHE POSSIBILITÁ IN CAMPIONATO

E sempre per il discorso della chiarezza e della sincerità di cui sopra, dobbiamo ammettere che anche il campionato, per quanto ancora lunghissimo, sembra essere abbastanza delineato. La Juventus non perde un colpo e mantiene un vantaggio di piena sicurezza sul Napoli (8 punti, ndr), unica seria inseguitrice dei bianconeri e che quindi non dovrebbe avere particolari problemi a conquistare l’accesso alla prossima Champions League. Eppure le speranze di vittoria dello scudetto sembrano già essere abbastanza ridotte, ma ciò non toglie che bisognerà provarci fino in fondo. Fino a quando ci sarà speranza.

E allora quale occasione migliore dell’Europa League per poter portare un trofeo importante a casa? Senza girarci intorno: adesso l’Europa League deve diventare il primo obiettivo stagionale per il Napoli. In campionato gli azzurri potranno permettersi di operare turnover alla vigilia dei match europei, e in questo l’utilizzo a tutto tondo della rosa sarà sicuramente d’aiuto.

AVVERSARIE ALLA PORTATA

Anche andando ad analizzare le potenziale avversarie (LEGGILE QUI), si può vedere come poi il Napoli non debba temere nessuno. Chelsea, Arsenal e Betis Siviglia sono le rivali più accreditate. Alle quali vanno aggiunte le formazioni (ma nemmeno poi così tanto, ndr) che retrocedono dalla Champions come: Brugge, Galatasaray, Valencia, Benfica (già sicure); alle quali dovrebbero aggiungersi Lione/ Shakhtar o Hoffenheim, oppure Plzen o CSKA Mosca. Infine non vanno dimenticate le altre italiane: Lazio, Milan e Inter (anch’essa retrocessa dalla Champions).

IL FATTORE ANCELOTTI

Insomma, l’Europa League può davvero diventare un’opportunità fino a qualche ora fa non ponderata. L’anima e l’esperienza europea di Ancelotti, inoltre, possono essere l’arma in più per andare avanti in una competizione che, seppur con meno importanza e con meno introiti economici, mantiene il suo fascino.

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Pasquale Giacometti

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