Il Mattino condanna i tifosi dell’Atalanta: “Hanno dimenticato gli insulti razzisti a Koulibaly e il lancio della bottiglietta”

La vicenda tra i cori discriminatori contro Napoli e i napoletani diventa sempre più seria. Nella giornata di ieri è apparso un comunicato da parte di una delle frange più estreme dei tifosi dell’Atalanta che hanno dichiarato di non aver intenzione di “essere privati di sfottò verso i propri avversari”. “Noi non siamo napoletani”, hanno ribadito nel testo: un chiaro riferimento alle parole di qualche giorno fa di Carlo Ancelotti che aveva confermato la volontà di sospendere le partite in caso di cori vergognosi contro Napoli. Ma l’edizione odierna de Il Mattino condanna questa presa di posizione da parte dei tifosi atalantini, smontando ogni loro idea di buona condotta:

“Interrogati direttamente sul comunicato e sui possibili atteggiamenti di lunedì sera, gli esponenti della curva bergamasca hanno preferito mantenere il silenzio, o meglio far parlare il comunicato che a detta loro racchiude integralmente il loro pensiero.

Questo, però, dimenticando che poco meno di un anno fa un giocatore del Napoli (Koulibaly) era stato oggetto dei Buu razzisti e del lancio di una bottiglietta, che certamente non si è materializzata da sola sul terreno di gioco. Silenzio anche da parte della società bergamasca che interpellata circa l’ eventuale campagna di sensibilizzazione dei propri tifosi o ulteriori provvedimenti, non ha voluto rilasciare alcun genere di dichiarazione facendo intendere che da qui al giorno della gara non sono previsti comunicati”. 

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