Niente drammi, gioco e occasioni ci sono stati: il vero problema del Napoli è stata la sfortuna!

Ha vinto ancora la sfortuna, storica rivale del Napoli. I partenopei, nella prima sfida di Champions League di questa stagione, non sfondano il muro eretto dalla Stella Rossa, non riuscendo a trovare il goal che avrebbero meritato. Eppure la squadra ha giocato, ci ha messo grinta ed è stata pericolosa. D’altronde il 73% di possesso palla e i 20 tiri provati, danno l’idea di quella che realmente è stata la partita. Senza dimenticare le due traverse colpite: prima da Insigne con un gran tiro dalla distanza, e poi quella scheggiata da Mario Rui su calcio di punizione.

Allora cosa è realmente mancato a questo Napoli? Nulla. O meglio, è mancato un pizzico di fortuna, quella che a volte serve per sbloccare partite del genere. Quella che spesso, anche in passato, ha girato le spalle al Napoli. Ricordiamo come esempio le sfide con Sassuolo e Milan dello scorso anno, o l’essere stata l’unica squadra ad essere uscita dalla Champions dopo aver raggiunto quota 12 punti.

Ora la situazione si complica, perché le avversarie da affrontare sono PSG e Liverpool, (quest’ultima vittoriosa per 3-2 ad Anfield nello scontro diretto, ndr) non proprio le ultime della classe. Ma i tifosi tutto sommato possono essere ottimisti, il Napoli c’è stato ed ha dimostrato piccoli ma significativi progressi, ma ciò non è bastato per vincere. Sfortuna 1 – Napoli 0, e ora sotto con il Torino.

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Francesco Pappalardo

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