Ancelotti: “Una sconfitta non è la fine del mondo. Milik e Mertens sono tornati stanchissimi, Insigne invece…”

Appena terminata la conferenza che ha avuto come protagonista Carlo Ancelotti alla vigilia di Napoli-Fiorentina che si disputerà domani al San Paolo alle 18:00. Ecco le dichiarazioni del mister partenopeo che, in seguito alla sosta, è pronto ad esprimere le sue considerazioni e riflessioni in seguito alla pesante sconfitta al Ferraris contro la Sampdoria.

Il mister inizia la conferenza in un’atmosfera di positività e tranquillità:

“Sto bene, l’umore è buono perché i giocatori sono tornati dalle nazionali e ci siamo allenati tutti insieme. Abbiamo avuto l’infortunio di Chiriches, peccato, ma l’ho visto già molto bene. Mancherà per un po’, ma troveremo le soluzioni a questa assenza”

Sulla scelta tra Milik e Mertens:

“Sono tornati entrambi stanchi, ma valuterò l’allenamento di oggi per poi prendere una decisione

Sul Sarrismo come neologismo:

“Sarrismo, Guardiolismo e Contismo? L’Ancelottismo non lo hanno tirato fuori, quindi non esiste. Le squadre di Sarri hanno un’identità ben precisa e quindi saltano fuori questi neologismi. La mia filosofia, come quella di altri allenatori, non è legata ad una precisa identità”

Sulla sconfitta al Ferraris: 

“Abbiamo avuto l’occasione durante la sosta per valutare e studiare la partita di Genova. Dobbiamo crescere tanto, anche sul piano dell’attenzione e soprattutto sui piccoli dettagli. Dopo la sconfitta torneremo ad avere stabilità. Non è la fine del mondo. Ci sono dati che lasciano il tempo che trovano”.

Gli obbiettivi futuri?

“Non voglio esprimere quello che penso adesso, altrimenti il mio presidente direbbe che mi ha dato troppi soldi. Sono veramente contento di essere qui: ambiente, squadra e il resto, ci sono tanti motivi. Se domani ci saranno 20.000 spettatori, cercheremo di offrire un ottimo spettacolo. Le critiche sono all’ordine del giorno, quando si perde una partita. Si prosegue sulla stessa linea, non sono qui per valorizzare la rosa ma per far sì che il Napoli raggiunga obiettivi importanti. Non abbiamo subito tanti tiri, siamo tra le squadre che hanno subito meno la pericolosità avversaria. Abbiamo quasi sempre tenuto il possesso palla, l’attenzione deve essere rivolta ai piccoli dettagli. In alcune situazioni in queste prime 3 gare mentalmente potevamo essere più solidi, ma sono difficoltà normali per crescere. La squadra mi piace come si allena, sta crescendo, troveremo stabilità.

Sulle condizioni di Lorenzo  Insigne:

“Sta bene, si è allenato bene, è tornato fresco e motivato da un punto di vista fisico.  Se non ha giocato bene, è uno stimolo in più per farlo nelle prossime partite che giocherà”

Sul possibile utilizzo di Simone Verdi:

“Bisogna valutare. Potrebbe fare la mezzapunta dietro un centrale in altro modulo. A parte la punta centrale, può ricoprire tutti i ruoli dell’attacco”

Riguardo lo scudetto:

“Parola tabù? Ad oggi non ci pensiamo, proviamo a vincere. È presto per parlarne, abbiamo delle cose da migliorare

E quando un giornalista azzarda una probabile formazione per domani: “Ospina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui, Allan, Hamsik, Zielinski, Callejon, Mertens, Insigne”, la risposta del mister è: “Potreste sbagliarne due o tre, chissà…

E conclude poi la conferenza con un commento positivo sulla città Napoli:

“Differenze positive e negative con altre mie esperienze? Il lavoro si discosta poco, l’ambiente napoletano ha grossa passione. Napoli città? Alcuni paesaggi sono unici al mondo”

 

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