Ancelotti: “Qui per arrivare in alto, Napoli mi dà entusiasmo e passione. Dobbiamo migliorare rispetto alla Lazio, in questa squadra non esistono dualismi. Sullo scetticismo…”

Alla vigilia di Napoli-Milan Carlo Ancelotti ha parlato in conferenza stampa.

Questo quanto raccolto dalla redazione di SpazioNapoli.it: “Mozzarelle? Non ho pensato a quello. Ci sentiamo spesso, ma parliamo di altro, abbiamo altre cose a cui pensare. Domani ci incontriamo, è sempre un piacere stare con Rino e con tutti quelli che per anni hanno lavorato con me, da Maldini a Leonardo e quanti sono ancora al Milan. Domani è un concentrato di emozioni ma la partita è più importante, così come lo è presentare bene il Napoli al San Paolo, migliorando quanto già fatto sabato scorso. Il Milan ha tante aspettative, è molto rinnovato, c’è entusiasmo. Ci sono tutti i crismi di una serata interessante e, speriamo per noi, bella. Ogni partita dà delle indicazioni: la vittoria contro la Lazio ha accelerato i tempi della nostra autostima, lo stesso credo sarà domani. L’autostima nel calcio è molto importante, le vittorie aiutano a fare questo. Se lo fai contro le grandi squadre il processo diventa molto rapido.

Ci sono i sogni e le utopie: rincorrere una utopia è azzardato; rincorrere un sogno beh, quello nasce da quanto fatto il Napoli nello scorso anno, arrivatoci ad un passo. Non manca molto: quel poco che manca spero di darlo io. L’anno scorso sono mancati tre punti, che dobbiamo cercare partita dopo partita, concentrati, attenti, applicati. Il gruppo è molto applicato, giorno dopo giorno. Stiamo cercando di cambiare qualcosa, speriamo di avere i frutti molto presto. Credo che in questo periodo ho fatto semplicemente valutazioni dei giocatori più indicati per la Lazio, lo stesso farò con il Milan. Parlare di rotazione, quando giochi una volta a settimana, è complicato. Le rotazioni, data la qualità del gruppo, ci saranno. Milik, Mertens, non penso ad un dualismo tra i due: in allenamento hanno giocato insieme, i risultati per me sono stati soddisfacenti. Non creerei questo dualismo, perché non c’è: qualche volta può giocare uno, qualche volta l’altro, qualche volta insieme.

Maestro e allievo domani? Mi sento vecchio (sorride, ndr). Tanti giocatori del mio Milan oggi sono allenatori, chi fa l’allenatore ha capacità che riusciva ad avere anche da giocatore. Il fatto che Gattuso ed altri allenino è una soddisfazione, se ho dato loro qualcosa per me è positivo. Loro mi hanno dato molto da giocatori, spero che Gattuso non mi tolga tanto. Le sensazioni avute da fuori, le ho avute dentro. Certo dentro ci sono anche altre aspetti: ho avuto solo conferme, un gruppo sano dove tutti sono allo stesso livello. Non vedo gelosie, invidie, individualismo, protagonismo. Il mio maestro diceva sempre che l’eccesso di individualismo e protagonismo sono i nemici del giocatore.

Karnezis o Ospina? Favoriti entrambi, hanno la fortuna di giocare una grande partita. Contro la Lazio Karnezis ha fatto bene; Ospina si sta allenando bene, è qui da poco ma è una garanzia avendo alle spalle esperienza e partite di livello. Migliorare? Abbiamo fatto ridere 30′, speriamo di iniziare bene la partita. Vincere a Napoli più affascinante? Tutte le vittorie sono belle ed emozionanti, ancora devo vincere qui. Spero di parlarne a fine stagione. Un ambiente più tranquillo? Sono qui da poco, ma ho sempre apprezzato passione ed entusiasmo che il tifoso mette sulla squadra. Se serve tranquillità per trasmetterlo va bene, se serve energia per trasmetterlo va bene. Importante è che ci sia sempre entusiasmo in ogni partita. La città è bellissima, panorami unici, luoghi unici. Sembra di stare in vacanza, la cucina è di alto livello però non mi soffermo su questo: Napoli mi dà entusiasmo, passione, voglia di vincere e raggiungere risultati importanti. Vediamo poi quando perderemo una partita se rimane lo stesso entusiasmo (sorride, n.d.r).

Callejon-Verdi? Simone è uno di quelli che può giocare in diverse situazioni, a destra e sinistra. Ripeto, in questa squadre non vedo dualismi, ci sarà chi gioca più partite ma non ne possiamo parlare oggi che giochiamo una volta a settimana. Quando inizierà la Champions la rotazione sarà naturale. Higuain? Lo conoscono tutti, Gonzalo. Qui lo conoscono meglio di me. La linea guida è di pensare a cosa vogliamo fare, senza soffermarci troppo sulle qualità degli avversari. Gonzalo è forte, formidabile, cercheremo di fare la nostra partita e dargli meno opportunità possibili per le sue qualità. Fisicamente abbiamo avuto pochi problemi, domani Fabian Ruiz non sarà disponibile domani, lavorerà dalla prossima settimana. La squadra lavora bene. Quota scudetto? Non so a quanto si chiuderà, ma la competitività è aumentata. Scetticismo? Faccio una premessa: con Sacchi parlo spesso, apprezza molto questa squadra e la apprezzerà anche quest’anno. So che è un nostro tifoso. Per il resto lo scetticismo, da cosa nasca, non lo so. Forse perché il mercato a fari spenti ma non c’era la necessità, perché questi giocatori non sono ancora saltati fuori totalmente. Chi vive il Napoli sa bene che qualità ci sia in questa rosa. Ci siamo concentrati sul non perdere i nostri, piuttosto che prenderne altri. Ed era quel che volevamo fare: mi auguro che col proseguire del campionato tutti si accorgano di questa squadra”.

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