La delusione di Sarri: “Non meritavo di essere liquidato guardando la tv, in tre anni ho mandato giù qualsiasi cosa”

Per una parte della società che fa festa, c’è un’altra parte del Napoli che fatica a contenere l’amarezza. Dopo un lungo tira e molla tra Sarri e il presidente De Laurentiis dell’ultimo periodo, il tecnico si è sentito di fatto scaricato in malo modo.

L’ultimo giorno di Sarri

Secondo quanto riporta l’edizione odierna de Il Mattino, qualche supposizione in tal senso, pensando al peggio, Sarri l’aveva fatta dopo la mancata concretizzazione di un’offerta di rinnovo nell’ultima settimana. Ma non immaginava la vicenda a tal punto. Ieri è stato il suo ultimo giorno a Castel Volturno, dove ha riportato la macchina messagli a disposizione dalla società e dove, ironia della sorte, sono iniziati in queste ore i lavori per i campi di allenamento, per cui Sarri aveva tanto insistito in queste tre stagioni.

Verso le 18 il tweet presidenziale che, di fatto, lo solleva dall’incarico, ma non conosce ancora le modalità del divorzio. Ha confidato che si aspetta l’esonero, che costerebbe al Napoli 500 mila euro, ma che non significa che il tecnico potrà accasarsi subito altrove. Perché c’è la storia dei diritti di immagine, che costringerà un potenziale acquirente a trovare un’intesa prima con De Laurentiis.

Lo sfogo

Sarri aveva tenuto a freno i corteggiatori, tra cui i russi dello Zenit che erano pronti a offrirgli 7 milioni e mezzo per i prossimi 4 anni. Ma il tecnico ha sempre pensato di dover attendere la proposta del Napoli prima di decidere se restare o andar via. “Non meritavo di venire liquidato guardando la tv, in tre anni ho mandato giù qualsiasi cosa” confida agli amici che sono lì a salutarlo nel parco di Varcaturo prima della partenza verso la Toscana. È deluso dal comportamento di alcuni suoi collaboratori, di cui avrebbe chiesto l’allontanamento.

Giura che non sono mai volate parole poco simpatiche durante gli incontri con De Laurentiis, anche se i punti di convergenza erano davvero pochi. “Ho capito tutto domenica sera“, sussura ancora dispiaciuto.

Il timore della vendetta

Il timore di Sarri è che ora i rapporti possano ancor più precipitare, e che il Napoli si metta di traverso. È infatti evidente che ormai nessuno pagherà la clausola da 8 milioni di euro per un allenatore che è stato sollevato dall’incarico. Ma Sarri teme che il Napoli decida di “liberarlo” solo dopo il primo luglio, quando tutte le panchine saranno occupate.

Il silenzio del Napoli lo ha ferito, e Ancelotti nei primi cinque mesi guadagnerà ciò che ha guadagnato lui in tre anni. L’ormai ex tecnico del Napoli non sembra intenzionato a dare battaglia: si accontenterebbe della buonuscita di 500mila euro prevista dal contratto, andando altrove. Ma è difficile che sarà così semplice.

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