“Al di là del risultato”: a conti fatti, restano solo applausi

Un risveglio questo lunedì con l’amaro in bocca.

C’è chi parla di sogni infranti, di lacrime versate e valigie sul letto. Due giornate dalla fine del campionato, ma come se fosse finito ieri.

Il Napoli ha perso, ma gli applausi del San Paolo sapevano di vittoria.

Una stagione magica, forse mai vista prima, e poetica come questa non può essere cancellata da un finale diverso da quello delle favole. Il calcio quest’anno è tinto d’azzurro.

C’è chi vince e non gli scoppia il cuore: gli azzurri, nonostante il secondo posto in classifica, hanno fatto esplodere quello dell’intera città.

I titoli non sono arrivati, ma ha divertito tutta Italia con le sue gesta. Macchina da goal che ha saputo bombardare le porte nemiche ed ha saputo compensare allo stesso tempo gli attacchi avversari con una fase difensiva di alto livello.

“L’attacco  vende i biglietti, ma la difesa vince le partite”: niente di più vero.

Parlando di difesa azzurra, è arrivato proprio da dietro, da Kalidou Koulibaly, il goal del vantaggio a pochi minuti del termine di Juve-Napoli. Una partita che oltre a riaprire il campionato portando gli azzurri a -1 dai bianconeri, è stata un’opera di magia che ha fatto tremare l’Allianz Stadium e bramare un finale tinto d’azzurro.

Il sistema di Sarri prevede un gioco di squadra che ha messo in difficoltà gli avversari: copre la palla e tiene la linea sempre alta. La qualità e l’efficacia del meccanismo viaggia in parallelo con l’intesa tra i compagni di squadra. A volte, un’imprecisione o un mancato sguardo d’intesa è stata fatale.

La stagione 2017/2018 del Napoli è stata altalenante in qualche occasione, ma appariscente e soprattutto, efficace.

Nonostante qualcosa sia andato storto contro la Fiorentina, a conti fatti, non c’è nient’altro da fare se non applaudire.

C’è chi piange lacrime di coccodrillo e chi lacrime di cuore. I giocatori ieri al San Paolo al termine della partita hanno fatto il giro del campo con gli occhi lucidi, ma a testa alta. Alta per i suoi tifosi che hanno sempre intonato una frase: Al di là del risultato. Frasi di circostanza, pensano nel resto d’Italia. A Napoli invece no, hanno dimostrato la sua veridicità. Ieri si è festeggiata una stagione al San Paolo, nonostante non ci fosse più niente da festeggiare. Nessun trofeo da alzare al cielo: i tifosi azzurri non riescono proprio a contestare l’epilogo e a tenere il broncio. La squadra di più non ha potuto fare, hanno vinto i limiti, ma si canta lo stesso.

Reina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui, Allan, Jorginho, Hamsik, Callejon, Mertens, Insigne. All. Sarri: nessun trofeo, ma questa formazione la ripeteremo a memoria per molto tempo.

GAIA MARTINO

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