Volpecina a SN: “Domani spot per il calcio, il Napoli ha le stesse chance della Juve. Quel mio sinistro trent’anni fa…”

“Quel sinistro a Torino fu il sigillo della nostra potenza. Mancavano dieci minuti, la Juve poteva pareggiare. E invece no, quell’1-3 spense definitivamente la Juve. Non vincemmo, stravincemmo. Uscimmo dallo stadio convinti di essere più forti, non dominanti ma stra-dominanti. Mettemmo la ciliegina sulla torta…” – a parlare, in esclusiva ai nostri microfoni, è Giuseppe Volpecina, uno dei perni del Napoli di Maradona che prese parte alla storia quando, nella stagione 1986-1987, trionfò con gli azzurri al loro primo tricolore. Volpecina fu l’autore della rete che il 9 novembre 1986 stese la Juve in casa. Fu il preludio al trionfo del dieci maggio.

Volpecina, che partita si aspetta?
“Sicuramente una bella partita e farà bene al calcio italiano perché ci seguiranno in tantissimi, miliardi di persone nel mondo. Parliamo della partita più importante al mondo, il nostro è l’unico campionato non ancora deciso. Si affronteranno due squadre che fanno un bel calcio, ciascuna a modo loro,  entrambe hanno le carte in regola per vincerla. Sarà una bella pubblicità”.

Un pronostico?
“È una gara talmente complicata che un pronostico è difficile da fare. Posso solo dire che il Napoli non parte sfavorita, ha le stesse chance. Ogni episodio farà pendere la bilancia, un minimo episodio, un dettagli. Sarà grande sfida”. 

Il Napoli non ha mai vinto allo Stadium. Come si vince su un campo così?
“Noi non vincevamo da trent’anni, poi ci riuscimmo. Prima o poi il Napoli vincerà allo Stadium, speriamo da domani. Parliamo di un campo difficile, contro una squadra ostica, furba, difficile. La vinci solo con una grande partita, dimostrando la tua superiorità. Il Napoli ha le armi giuste, e se la giocherà. Noi siamo sportivi, non fanatici. Applaudiremo se saranno più forti, loro dovrebbero applaudire noi se dimostrassimo il contrario. Non è comunque finita, manca ancora qualche giornata, vincere lì però significherebbe tanto”. 

Cosa conta di più?
“L’Aspetto mentale è molto importante, ma una squadra ha bisogno di tutto per vincere contro un team così. Si gioca con testa cuore gambe, senza una di queste si è niente. C’è bisogno del 110% per vincere queste gare”. 

Secondo lei giocherà Hamsik? Le sensazioni della vigilia sono contrastanti…
“Io ho la sensazione che Hamsik ci sarà, perché penso che Sarri schiererà i titolarissimi. Possono giocare anche Milik e Zielinski, sia chiaro, perché contano tante cose, come la forma fisica che per i due polacchi in questo momento è straordinaria. Il calcio però non è matematica, può darsi anche che chi è in flessione domani segni. Fidiamoci di Sarri, che ci ha dimostrato le sue capacità…”.

Il sinistro di Milik, magari, come Volpecina trent’anni? 
“(Ride, ndr) Speriamo che sia così, ma va bene anche quello di Mario Rui. Ma anche Reina, perché non conta chi segnerà, ma i tre punti sono fondamentali. Il campionato non finisce domani, ma è l’ultima strada per prendere questo benedetto scudetto. Non credo che la Juve farà bottino pieno sia a Milano con l’Inter sia contro la Roma. C’è da giocarsi il tutto per tutto domani, o dentro o fuori…”. 

GENNARO DONNARUMMA
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