Un occhio alla difesa, ma questa è la gente che non molla mai

Un Napoli da batticuore quello visto ieri sera al San Paolo contro l’Udinese. In campo è scesa una squadra dal doppio volto, proprio come contro il Chievo. A tratti spenta e troppo passiva, ma quando c’è bisogno di una reazione d’orgoglio, di spingere sull’acceleratore, chi si trova di fronte viene travolto. A San Siro la vittoria è sfumata allo scadere, con Donnarumma miracoloso e Milik poco cattivo. Ma ieri lo stesso attaccante polacco non ha perdonato, proprio come Insigne, Albiol e Tonelli. Quattro reti di rabbia, per gettare il cuore oltre l’ostacolo. Da un lato l’orecchio verso Crotone, con i bianconeri che commettono un passo falso pareggiando 1-1, dall’altro una volontà di non mollare fino all’ultimo.

Troppi blackout

Nonostante la grande voglia di combattere, ultimamente sembra esserci in campo un Napoli stanco, quasi spompato. Ed il dato è presto visibile: il reparto arretrato è molto distratto, commette errori di posizionamento e soprattutto di lucidità. Ne è la prova Koulibaly contro il Chievo, che ha di fatto regalato un 2 contro 2 alla squadra clivense lanciandola praticamente a rete. Ieri sera, invece, Hysaj ha dimenticato troppo spesso di stringere su Perica, o di andare in chiusura su Jankto che gli sbucava alle spalle. Errori dettati dalla stanchezza di una stagione giocata ai massimi livelli, ma che devono mantenersi costanti, per continuare a sognare.

Difesa in calo

I numeri parlano chiaro: questo Napoli è in calo ed i gol incassati sono aumentati rispetto al girone d’andata. Nelle prime 19 giornate di campionato la squadra di Sarri vantava la miglior difesa del torneo, restando a quota 13 reti incassate. Da allora ne sono arrivate altre 10 in 14 incontri in Serie A. La media è aumentata di poco, ma è pur sempre superiore rispetto a prima. Se da un lato il Napoli ha iniziato a concedere qualcosa in più, la Juve ha intrapreso il percorso opposto: nel girone d’andata, infatti, le reti incassate sono state 15, mentre nelle ultime 14 partite l’imbattibilità di Szczesny e Buffon è schizzata alle stelle: solo 4 reti subite.

Allora si ritorna al solito discorso, secondo il quale con le difese si vince il campionato in Serie A? Se così dovesse essere, allora Sarri ed i suoi uomini dovrebbero invertire immediatamente la rotta e tornare a disputare lo strepitoso girone d’andata. In quelle partite i numeri dicono 15 vittorie, 3 pareggi ed 1 sconfitta, mentre fino ad ora, in quello di ritorno, sono arrivate 10 vittorie, 3 pareggi ed 1 sconfitta. Quindi, in fondo, per ripetere quanto di buono fatto nelle prime 19 gare, basterebbe “semplicemente” vincere le prossime 5 rimanenti. In quel caso si potrebbe davvero parlare di un sogno concreto, all’interno del quale basterebbe già un solo passo falso della Juve. Ora c’è un solo imperativo: CREDERCI!

GIOVANNI ANNUNZIATA

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