Il dott. De Nicola spiega: “Certe patologie non possono essere rilevate. Serve investire sulla ricerca e lavorare sul dna”

Il responsabile dello staff medico del Napoli, il dott. Alfonso De Nicola, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli per parlare del decesso di Davide Astori. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli:

Quando muore un calciatore il primo pensiero per noi medici è ‘abbiamo sbagliato tutto, siamo dei falliti’. Può succedere a chiunque, ma l’unica cosa che possiamo fare per evitare queste morti è lavorare sulla ricerca. Noi medici molte volte non siamo messi in condizioni di lavorare bene. L’autopsia andrebbe fatta, non per cercare colpevoli ma per cercare cause.

Aperta un’indagine? A volte non sono d’accordo con l’intervento della Magistratura, noi non siamo infallibili. Ci sono certe patologie che magari possono non essere rilevate. Bisogna saper indirizzare la ricerca verso le direzioni giuste, noi al Napoli sono anni che lavoriamo sul dna e spingiamo per il passaporto ematico. I controlli cardiaci ai calciatori sono semestrali, e quelli ematici accadono ogni tre mesi, tranne casi particolari.

La legge prevede l’idoneità medico-sportiva agonistica ogni anno, che prevede una prova da sforzo e un ecocardiogramma, che escludono le patologie più grosse ma non quelle subdole, genetiche“.

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