Napoli ricorderà a lungo questo 3 Marzo, conservando un credito con la dea bendata

Il Napoli di Maurizio Sarri ha giocato questa sera l’unica carta jolly rimasta nel proprio mazzo: se per tutta la settimana si è parlato della necessità di 11 vittorie ed un pareggio, ora quel pareggio non è più un’ancora per gli azzurri, collassati questa sera davanti al proprio pubblico sotto i colpi di una Roma attenta, concentrata, organizzata e pronta a colpire al momento giusto.

Ma che di certo, ha potuto contare su una serata praticamente perfetta dal punto di vista degli episodi, a partire dall’immediato pareggio firmato Gengiz Under, una parabola particolare disegnata da una deviazione di Mario Rui.

Undici vittorie, possono ancora rendere lo scudetto una possibilità raggiungibile con i soli propri sforzi. Juventus Stadium permettendo. Il big match di Torino sarà un’incredibile sliding door per questo testa a testa in chiave scudetto, fra i più belli visti negli ultimi anni, e che in questo sabato d’inizio Marzo ha visto una tappa importantissima dal punto di vista del peso specifico. Undici vittorie, proprio come una settimana fa.

Ogni tifoso ha impresse le immagini del gol all’ultimo respiro di Dybala, nell’anticipo pomeridiano con la Lazio. Ed ha impresse anche quelle del gol di Gengiz Under, decisivo nell’economia di una gara che ha visto gli episodi sorridere ai giallorossi. E, per tutta la notte, avrà impresse le immagini delle parate di Alisson, quelle di capitan Insigne, perfetto nel ruolo e con la squadra sulle spalle, sconsolato dopo l’ennesima conclusione non andata a buon fine. Le immagini di Alessandro Florenzi, che addirittura l’ha tolta sulla linea. E sicuramente quelle di Dries Mertens, del suo gran gol a fine partita: un tiro che sembra chiedere scusa al popolo napoletano, per la propria prestazione di stasera. Delle scuse che difficilmente sazieranno il pubblico partenopeo, che nonostante le celebrazioni di fine gara, non potrà nascondere la delusione per come si è conclusa questa giornata di campionato.

Dal presunto rigore su Leiva alla super serata di Edin Dzeko, dalla pesantissima giocata in equilibrio di Dybala arrivata al posto giusto nel momento giusto, alle immagini di un Insigne sconsolato. Napoli ricorderà a lungo questo 3 Marzo, conservando il proprio credito con la Dea bendata, che oggi decisamente non ha vestito azzurro.

ALESSANDRO CANGIANO

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