La corsa scudetto è una questione di vantaggi e svantaggi?

Mentre la Juve si ferma sotto la neve di Torino, il Napoli vola in Sardegna abbracciato dal sole e domina il Cagliari. Ci sono state tante polemiche per la formazione anti-Juve che Gasperini aveva annunciato, ma questa sera è stato dimenticato immediatamente tutto. Certamente, perché questo Napoli fa viaggiare i tifosi azzurri (e non) in un mondo parallelo, dove non esiste altro, ma solo lo spettacolo. Un mondo dove arrivano 20 tiri verso la porta di Cragno, il 65% di possesso palla e soprattutto 5 reti in trasferta rifilate al Cagliari.

Questo Napoli è davvero magico, capace di far staccare la spina a chiunque, pensando solo a godersi la meraviglia alla quale si sta assistendo. Ciò che non va dimenticato adesso sono i punti di vantaggio sulla seconda che insegue. Si è parlato di una Juve che è “riuscita” a non giocarla, aspettando involontariamente il rientro di pedine importanti; ma non si è parlato del vantaggio che può avere ora la squadra di Sarri e lo svantaggio che può avere quella di Allegri.

Il vantaggio di guardare dall’alto

Per qualche settimana, il Napoli è stato costretto ad inseguire, trovandosi a giocare sempre dopo la Juve. La pressione quindi è sempre stata forte, con la consapevolezza di non poter sbagliare assolutamente nulla. Questa pressione ha fatto arrivare anche qualche vittoria stentata (per il punteggio finale), ma questa sera il Napoli è finalmente sceso in campo libero da ogni timore, incertezza, di restare a guardare ancora tutti dall’alto. Risultato? Cinque reti alla Sardegna Arena, ennesima clean sheet stagionale e conferma del miglior reparto arretrato del torneo.

Adesso c’è un bel vantaggio, che non è solo il +4 sui bianconeri: piuttosto l’aspetto positivo è che la Juve è chiamata a non sbagliare. La pressione la hanno tutta quanta i bianconeri ora, che potrebbero avere l’ansia di fare risultato, per non vedere il Napoli scappare via a +7! Con i “se” e con i “ma” non si va da nessuna parte, ma sta di fatto che ora potrebbe apparire un po’ di frettolosità in più in mezzo al campo. Questo momento sembra arrivare nella giornata giusta (o sbagliata, dipende dai punti di vista): sabato c’è la Lazio, l’unica squadra che è stata in grado di strappare 3 punti all’Allianz Stadium in questa stagione.

Sembrerà strano parlare di “ansia da prestazione” quando si nomina una squadra tanto esperta e blasonata come la Juventus, eppure solo quattordici giorni fa, per paura di perdere di mano l’incontro, si è fatta schiacciare e recuperare dal Tottenham in Champions.

Lo svantaggio degli impegni ravvicinati

La squadra di Allegri si è riposata in questo fine settimana, ma siamo sicuri che convenga così tanto non essere scesi in campo? Eppure adesso ci saranno davvero tanti impegni, una volta ogni tre giorni. Forse il tecnico toscano (quello che vive a Torino) starà ripensando alle parole del suo altro collega toscano (Sarri, ndr), quando lamentava gli impegni ravvicinati. Ora la Juve avrà in 18 giorni “solo” le sfide contro Atalanta (Coppa Italia), Lazio (campionato), Tottenham (Champions), Udinese (campionato), Atalanta (campionato), Spal (campionato).

Parlare delle dirette concorrenti è sempre giusto, perché servono sia da stimolo per migliorarsi che per piazzare un “leggero” malocchio, ma giusto per qualche punto perso per strada, sia chiaro. Però adesso è giusto godersi questo Napoli che fa staccare la spina e fa sognare davvero quell’obiettivo che va chiamato per nome: LO SCUDETTO!

GIOVANNI ANNUNZIATA

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