Napoli a Crotone con un doppio obiettivo: blindare il titolo di “Campione d’Inverno” e chiudere un anno da record!

Si chiude in Calabria il 2017 del Napoli in una partita che sembra avere, apparentemente, l’esito scontato e nemmeno troppa importanza ma che in realtà ha tutto da dire agli azzurri. Non solo per blindare il primato e per festeggiare il titolo di “campione d’inverno”, ma anche per chiudere un anno ricco di soddisfazioni e vittorie.

Così proprio riguardo all’anno del Napoli si può dire essere stato non proprio lineare e privo di difficoltà: basti pensare al doppio infortunio di Milik, poi di Ghoulam e agli inciampi che spesso hanno lasciato pensare che qualcosa si fosse rotto nello spogliatoio. Tuttavia per il secondo anno consecutivo, il protagonista assoluto degli azzurri è ancora lui: Maurizio Sarri, bravo a inventare Mertens punta e a tenere sempre la situazione tra le mani, facendo diventare il 2017 del Napoli, un anno da record.

NAPOLI, UN 2017 DA RECORD

Infatti mai nella storia della Serie A, gli azzurri erano riusciti ad arrivare quota 87 punti in una stagione e mai erano stati siglate ben 94 reti: uno score pauroso se si pensa che proprio “bomber Mertens” è stata un’idea da 34 gol stagionali (Campionato e coppe) e che l’attacco partenopeo, inizialmente dichiarato in crisi dalla maggior parte della stampa, sia riuscito poi, alla fine dell’anno a siglare l’esattezza di 101 gol (stagione 2016/17 e inizio della stagione 2017/18), piazzandosi di diritto al 5° posto nella classifica dei migliori attacchi d’Europa.

Ma se lo scorso anno con un record di punti il Napoli non è riuscito a centrare lo scudetto, per merito non solo di una Juventus ancora troppo forte, quest’anno invece sembra essere proprio l’anno giusto. Con una partenza record gli azzurri sono riusciti a piazzare ben 8 vittorie consecutive (superando così in questa corsa ai record la Roma di Rudi Garcia, fermatasi a 7 vittorie di fila), continuando a  mantenere saldi i capisaldi della filosofia Sarriana: gioco, verticalizzazioni e palleggio rapido, cattiveria e carattere. Quel carattere che in determinate circostanze è sembrato venir meno nella scorsa stagione, ma che pare esser servito al Napoli 2017/2018 che fin qui è sempre apparso deciso a prendersi i tre punti sia in casa e sia in trasferta, vincendo anche in situazioni scomode come si è visto soprattutto a Ferrara, a Genova ed infine sabato scorso contro la Sampdoria in casa: partita che ha portato anche un record (un altro): quello di Marek Hamsik e dei suoi 116 sigilli, superando così Maradona nella classifica all time dei goleador degli azzurri. 

Proprio il capitano ha parlato in settimana dicendo che il suo sogno è quello di vincere ormai uno scudetto con il Napoli, rinnovando l’amore con i tifosi e la città. Se così quello di Hamsik rimane un sogno o meglio “un pensiero Platonico”, il Napoli va a Crotone con la consapevolezza di sempre, con le motivazioni giuste di chi deve blindare il titolo almeno per festeggiare un capodanno che nelle zone del golfo si prospetta col botto.

Ma a proposito di filosofie, Crotone fu la città di Pitagora: un matematico, e parlando di numeri, questo Napoli si può dire li abbia tutti per poter conquistare il tanto atteso (e conteso) scudetto. A Crotone con un imperativo: vincere.

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