Napoli-Samp, le pagelle: come Marek nessuno. Insigne sul velluto, Allan è esagerato! Reina, Mario Rui e Hysaj…

Reina 5,5: Dal dischetto Quagliarella è gelido, ma sul piazzato potente e carico d’effetto di Ramirez, da distanza siderale, sul suo palo poteva indubbiamente di più.

Hysaj 5: Su Ramirez l’errore è grossolano, così come l’intera prestazione dell’ex Empoli non è sui suoi livelli. Spesso in apprensione, meno concreto nel gestire il giropalla, pressoché inesistente in fase propositiva. Novanta minuti da uscita a vuoto.

Albiol 6: Troppo morbido in occasione dell’azione che porta il rigore del secondo vantaggio doriano. Riesce comunque a colmare queste lacune con una sequenza di interventi importanti, spesso provvidenziali.

Koulibaly 6,5: Guardingo, esplosivo, la retroguardia scricchiola nella prima frazione di gara ma Kalidou non barcolla praticamente mai. Una certezza.

Mario Rui 5: Il rosso, che rischia di pregiudicare la gara nel quarto d’ora finale, macchia una prestazione fino a quel momento positiva. Attento nel badare alle scorribande degli uomini di Giampaolo, pronto a proporsi arricchendo il suo spartito con una serie di transizioni offensive. Ma i due gialli pesano, eccome.

Allan 8: Esagerato, fa tutto, proprio tutto, a meraviglia. Dal 1′ al 90′. In pressione costante sul portatore di palla avversario, certezza sulle seconde palle, salvifico nello spezzare le trame dei blucerchiati, devastante quando riparte palla al piede, intelligente nella gestione della giocata più giusta sulla trequarti avversaria. C’è il suo timbro in ognuna delle reti nel primo tempo, se si aggiunge il tap in – terza rete stagionale – che vale il momentaneo 1-1 c’è solo da applaudire un centrocampista totale, box to box, giunto alla definitiva maturazione.

Jorginho 5,5: Soffre il pressing asfissiante che Giampaolo detta ai suoi fianchi. E a mancare sono fiato e lucidità, spesso in difficoltà anche quando c’è da accorciare e garantire equilibrio. Poco ritmo e poco filtro, da lì il cambio.

(Dal 55′ Diawara 6: Si prende spesso qualche rischio di troppo, ma per l’ex Bologna non è una novità. Ma l’intento è, soprattutto, quello da fare da schermo dinanzi alla difesa portando muscoli e quantità. E ci riesce.

Hamsik 7: Dalla Samp alla Samp, 10 anni e 2 mesi dopo. Nessuno come lo slovacco, nessuno come il capitano nella storia azzurra. Il centro numero 116 è un inserimento dei suoi, tanti ne ha regalati alla platea del San Paolo, puntuale nel raccogliere a due passi da Viviano l’invito al bacio di Mertens. Standing ovation doverosa alla sostituzione, una gara storica dove oltre alla rete – decisiva – ha garantito un ottimo apporto a cavallo tra le due fasi nella zona nevralgica del campo.

(Dal 70′ Zielinski s.v: Qualche spunto dei suoi, ma troppo poco per incidere davvero.)

Callejon 6,5: Sprazzi di vero José, una brillantezza che progressivamente sembra rifiorire. L’applicazione sull’out destro è perfetta in ambe due le fasi, si propone soprattutto con maggiore continuità trovando la profondità, e bene. Proprio da un suo taglio preciso nasce il vantaggio azzurro.

Mertens 7: Il peso specifico è indiscutibile, prezioso come le due intuizioni che valgono secondo e terzo gol. Altri due assist a referto, abbinati a un importante lavoro in fase di pressione sulla prima impostazione dei doriani. Moto perpetuo senza mai destare punti di riferimento. Manca soltanto il gol.

Insigne 7,5: Il repertorio c’è tutto, lì, bene in evidenza. Dal gol, quinto sigillo in campionato, alle pennellate per i compagni di reparto. Poi la capacità di saltare l’uomo, creare superiorità numerica affondando sulla corsia di sinistra e il sacrificio quando necessario. Insomma, il solito Lorenzo Insigne, sul velluto.

(Dal 77′ Maggio s.v.)

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