Grigio contro giallo, metafora di uno scontro tra un Napoli opaco e una Juventus attenta

Grigi contro gialli. La sintesi perfetta della partita delle partite, lo scontro al vertice che ha visto il ritorno di Higuaìn a Napoli a rinfrescare una ferita che per certi versi è guarita, per altri torna a bruciare nella notte della delusione al San Paolo. Delusione che parte dalla scelta del colore delle maglie, così lontana dal romanticismo di un calcio andato. Un calcio in cui i colori sociali erano sacrosanti e non c’erano necessità di marketing che trasformassero azzurri contro bianconeri in grigi contro gialli.

La super sfida scudetto, la partita trasmessa in mondovisione che doveva essere riscatto per il calcio italiano dopo la brutta figura della nazionale, vede le due protagoniste vestire appieno i due insoliti colori. Il risultato è una partita poco spettacolare, complice l’appannamento di un Napoli opaco e la scelta di non rischiare niente di una Juventus prudente ma cinica, cui il risultato ha dato ragione.

UN NAPOLI GRIGIO

Una serata grigia per il Napoli, insolita. Perchè se è vero che la supremazia territoriale c’è stata, va sottolineato un possesso palla che continua, sì, a dimostrare la capacità eccezionale di palleggio del gruppo di Sarri, ma manca, forse, di quella lucentezza, quell’azzurro, per far risplendere la qualità nella concretezza. Manca, forse, quella verve, placata egregiamente da disposizione e atteggiamento perfetti da parte della Juventus, ma che ultimamente latita. La freschezza che ha portato il Napoli a farsi apprezzare in tutta Europa e che è caratteristica funzionale degli schemi sarriani si è affievolita. Resta la grande qualità e la necessità, oltre che la voglia di tornare ad illuminare cieli sereni – azzurri – e continuare a sognare con umiltà.

UNA JUVENTUS GIALLA

Attenta. Vigile. Il San Paolo non è terreno semplice, neanche per i campioni d’Italia. Non è avversario docile il Napoli. Serve massima attenzione ai bianconeri per centrare quella che sarebbe, ed è stata, una vittoria importante per dare un segnale al campionato che può fare la voce grossa per le qualità e la quantità di alternative,  che non sono dettagli. E quindi un segnale al Napoli, diretta contendente da cui si porta a -1. Lo fa con l’uomo che la gente di Napoli ha amato prima e odiato poi in ugual misura. Gonzalo Higuaìn si prende, di nuovo, la scena in quello che è stato lo stadio che lo ha consacrato miglior marcatore di sempre in una stagione di serie A. Segna al San Paolo, ancora, con la maglia della Juventus. Quinto gol al Napoli dopo la pugnalata alle spalle dei tifosi azzurri nell’estate 2016. Un gol per ricordare agli azzurri, ancora una volta, che sulla strada del tricolore c’è anche lui – con la sua Juventus – e fa sul serio.

MARCO BREGLIO

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