Le pagelle di Napoli-Juventus: Sulle spalle di Reina, l’errore di Koulibaly. Mertens, Callejon e Hamsik…

Reina 7: Neanche cinque minuti e ringhia in uscita su Higuain, quasi un gol. Quando poi l’ex azzurro colpisce, stavolta davvero, oltre l’uscita può davvero poco. Su Matuidi è semplicemente fenomenale, un intervento da vedere e rivedere. Istinto e reattività allo stato puro di un portiere che sa fare la differenza e tenere la gara sulle proprie spalle, eccome.

Hysaj 6: A destra come a sinistra, spinge e ripiega, soffrendo il giusto. Spesso uno dei pochi a tenere il ritmo. Passo e intelligenza nelle scelte, riuscendo anche a proporsi in maniera insidiosa.

Albiol 6: In uscita con la primissima impostazione è lui a dettare i tempi, nessuno distribuisce più palloni dello spagnolo al 90′. Qualche sbavatura, ma riesce rimediare.

Koulibaly 5,5: Toppa la scelta d’intervento in occasione del vantaggio avversario, si schiaccia su Costa abbandonando a sé stesso Rui che non tiene il passo di Higuain. Incertezza purtroppo decisiva in una prestazione dove comunque non demerita mettendo in mostra tante delle sue qualità. Ma l’errore pesa.

Mario Rui 5,5: Higuain lo brucia, Koulibaly non lo supporta, il gol partita è tutto lì. Costa sciorina probabilmente la migliore prestazione da quando è approdato in Italia, il portoghese ci prova ma spesso è costretto ad issare bandiera bianca. Fin quando la gamba lo supporta a dovere prova a cercare il fondo con risultati alterni.

(Dal 76′ Maggio sv: Tanta generosità nell’ultimo quarto d’ora. )

Allan 6: Sul recupero palla è il polmone della squadra e si vede. Spesso si perde in qualche leziosità di troppo ma l’ex Udinese è l’unico a tenere alta la guardia in quella che a metà campo è una lotta serrata, riuscendo anche a garantire imprevedibilità in fase propositiva. E stasera in casa Napoli non è accaduto spesso.

(Dal 67′ Zielinski 5,5: Non incide come richiesto. Qualche errore e nient’altro.)

Jorginho 5,5: Gli avversari spesso impostano la propria gara proprio sul regista azzurro, ma vederlo così imbrigliato è una grande novità. Gioca 95 palloni con la solita precisione, ma tutti senza mai riuscire a imprimere il solito ritmo o cercando lo spunto in verticale in maniera efficace.

Hamsik 5: I numeri sono i peggiori da quando è a Napoli. E questo è un fatto. L’impatto sul gioco c’è, oltre 100 palloni distribuiti con una precisione vicina al 95%, ma di quel centrocampista capace di incidere come pochi c’è davvero poca traccia.

Callejon 5: Non è il solito. E da un po’. L’agonismo c’è sempre, o quasi, manca tutto il resto. Poco lucido nel fraseggio, alcuni errori davvero non da lui, irriconoscibile negli ultimi venti metri.

Mertens 5: La migliore giocata la tira fuori quando è ormai in fuorigioco, basta questo a dipingere la prestazione del belga. A tratti sovrastato, la luce non si accende mai. Merito di una prestazione sontuosa dei diretti avversari, ma il calo rispetto al rendimento che nell’ultimo anno solare è stato superlativo è evidente. In ombra, vorrà anche giocarle tutte ma è evidentemente stanco.

Insigne 6: Il 24 azzurro è l’unico al netto di una tenuta anche per lui non smagliante a creare scompiglio, vero, sulla trequarti avversaria. L’unico, a conti fatti, a provarci per davvero. Senza fortuna, alla lunga anche lui abdica alla superiorità appannaggio della retroguardia avversaria, raramente in difficoltà.

(Dal 76′ Ounas 6: Spunti e giocate, almeno ci mette la personalità.)

 

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