Cucci prevede: “Applausi per il Napoli, ma lo scudetto lo vince la Juve. Sarri non supera gli allenatori ‘italianisti'”

Il giornalista Italo Cucci, all’interno del suo editoriale sul Quotidiano Sportivo, ha detto la sua sulle prime della classe della Serie A:

“Sto al gioco e tuttavia non per frillo ma per valutata evidenza che spiegherò, dico che alla luce di dodici giornate- un terzo abbondante del torneo- la Juventus mi sembra la più concreta aspirante allo scudetto. Che sarebbe il settimo consecutivo. Un po’ leggenda, un po’ mortificazione di un campionato che va assumendo preoccupanti caratteristiche spagnolesche. Un club solo al comando. Anzi: lì ce n’è almeno due e qui, invece dall’apparizione di Antonio Conte non s’è visto altro che Juve. Fortissimamente Juve. (Approfitto della vittoria del Chelsea sul Manchester United di Mourinho per complimentarmi con Antonio e segnalare il mesto disappunto dei critici che già ieri lo volevano esonerato). Non sono sospettabile di faziosità, anzi: da due stagioni applaudo all’invenzione tecnica di Sarri che, trasformando il tuttofare Mertens in centravanti, ha liberato il santo spirito pallonaro di Insigne e dotato il Napoli di una veste tecnico-tattica esemplare; con un difetto palesato anche ieri: la difficoltà di superare di slancio i nemici italianisti, vedi Maran e il Chievo, ossia chi gioca non per fare cinema ma punti; come il Crotone a Bologna. C’è di più: anche qui senza pretesti tifoidei, ho definito Spalletti Mister Valore Aggiunto e credo molto in lui e nella sua Inter,  rinata dalle rovina della precedente; ma anche questo è un limite. Luciano ha bisogno di rinforzi ed è il primo a non voler parlare di scudetto. Non per scaramanzia. Sa anche- e non si fa ingannare da scribi inesperti- che non giocare in Coppa è un danno enorme per i grandi club naturalmente aspiranti a vetrine internazionali”.

“Dunque, la Juve. Anche ieri claudicante, vittima di un goal del beneventano Ciciretti che – come vuole pubblicità – le ha fatto vedere le streghe. Immagino la protesta dei critici parrocchiali: ecco cosa succede a chi fa giocare Szczesny (che è anche difficile da dire) al posto di Buffon. Ma se il Benevento ha la strega, la Juve ha il mago, quell’Higuain perseguitato per i fianchi opimi e rotolosi (lo rivelò De Laurentiis che poi vendette il Pipita a più di un milione al chilo) tuttavia capace di realizzare gol che prima del suo avvento si dicevano impossibili; e ha anche, la Juve, un assetto eccellente per il campionato- appena decoroso per le Coppe- tanto che anche in caso di turnover può in realtà schierare una formazione di titolari ai quali si è felicemente riunito Marchisio. Infine- paradosso- la Juve è la squadra che ha più fame, e non basta andare per proverbi e dire ‘l’appetito vien mangiando’: Allegri- glielo concedo- fa venir fame anche ai vezzeggiati milionari. Ecco perchè dico Juve. Ma se non succede, sto bene lo stesso…”.

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