Non solo i tre punti e il primato in classifica: con la vittoria di Genova il Napoli e Sarri sfatano due tabù!

Vincere e convincere, era questa la risposta che doveva giungere da Marassi e che il Napoli ha dato. La vittoria con il Genoa non è altro che un segnale positivo, soprattutto perché gli azzurri, dati alla mano, non vincevano in casa del Genoa dal 2012 e da quel momento in poi solo pareggi. È l’ennesimo tabù sfatato in questo campionato. Un tabù personale, poi, anche da Sarri che non aveva mai vinto in carriera a Marassi.

A quanto pare la strada è quella giusta. La squadra, nonostante piccole battute d’arresto, c’è. I giocatori sono convinti delle proprie potenzialità, ormai, si gioca con una mentalità diversa, non solo imponendo il proprio gioco ma riuscendo a gestire i momenti cruciali della partita cercando di mettere in cassaforte il risultato. Piccoli tasselli di crescita diversi rispetto al “mosaico” degli anni scorsi. L’unico retaggio del passato, forse, resta il solito calo di concentrazione. Pochi minuti di scarsa lucidità possono far perdere l’occasione di portare da Genoa il bottino pieno; i rosso- blu, infatti, riescono ad accorciare le distanze in modo tanto fortunoso quanto inverosimile per l’andamento della partita che vedeva subire dal Genoa un possesso palla asfissiante del Napoli.

La difesa con la coppia Koulibaly e Chiriches, diversa rispetto alla solita con Albiol, ha concesso qualcosa di troppo ma l’interdizione dei centrocampisti e l’attenzione alla fase difensiva di Zielinski e Diawara in grande spolvero supportati da Hamsik, sempre molto lucido fino al momento dell’ennesima sostituzione, hanno tenuto testa alle poche ma infuocate scintille del Genoa.

Inutile dire, però, che se Mertens pensa in un millesimo di secondo di fare il Maradona della serata allora non ce n’è per nessuno, nemmeno per i cali di concentrazione. Resta il fatto, però, che i ragazzi di mister Sarri hanno ottenuto un risultato importante sia in ottica campionato, perché mantengono il primato in classifica mantenendo inalterate le distanze dalle inseguitrici Inter, in primis, Juventus ma soprattutto Lazio, che proseguono anche esse su una scia di vittorie, rendendo così la lotta al vertice affascinante e molto competitiva, sia per il morale visto che l’ottobre di fuoco sta per finire ma alle porte c’è la sfida con il Manchester City.

Per questo il Napoli da primo della classe è chiamato a dare sempre qualcosa in più perché quello che manca è sempre quel pizzico di maturità ed esperienza sufficienti a non perdere il controllo della partita e a ridurre quasi a zero il rischio di lasciare punti per strada. La classifica corta non consente distrazioni, il percorso è lungo e l’unico monito da seguire è solo lavorare, d’altronde è questa la “filosofia sarriana”.

RIPRODUZIONE RISERVATA
Martina Ami

Home » Ultim'ora sul Calcio Napoli, le news » Non solo i tre punti e il primato in classifica: con la vittoria di Genova il Napoli e Sarri sfatano due tabù!

I commenti sono chiusi.

Impostazioni privacy