Strinic: “Sarri è troppo freddo, Giampaolo si pone come un fratello. È dura quando non giochi, non ne potevo più”

Ivan Strinic, ex difensore del Napoli attualmente in forza alla Sampdoria, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano La Repubblica, edizione di Genova. Il croato si è soffermato a parlare anche del suo periodo in azzurro, queste le sue parole:

Se ho veramente pensato al ritiro quando ero a Napoli? Era un esempio, però era vero che non ce la facevo più. Ero venuto in Italia con grandi speranze, avevo scelto questo campionato perché so che fa migliorare molto i difensori, lo avevo capito con Reja a Spalato ed avevo optato per Napoli, rifiutando squadre come l’Inter e diversi club inglesi.

Due anni e mezzo e non è andata come volevo. C’era chi, come Maggio, giocava anche meno di me. Ma stare ai margini non mi rende felice, ho bisogno di fiducia, di sentirmi parte di qualcosa. Avevo bisogno di giocare anche per non perdere la nazionale.

Sarri e Giampaolo sono simili? Nel giudizio c’è qualcosa che mi condiziona: qui sono venuto per giocare ed è normale che in questo momento preferisca Giampaolo. Credo sia utile una conoscenza più profonda, preferirei rispondere tra qualche mese.

Una cosa però salta subito agli occhi: Sarri è più freddo, per lui ci sono 13 giocatori e basta. Giampaolo parla molto, dialoga con tutti, ti spiega. Si pone come un fratello e sembra proprio una brava persona.

A quanti soldi ho rinunciato per venire alla Samp? Di questo non parlo. I soldi non sono tutti e se per essere protagonista devi abbassarti lo stipendio, non è un problema. Tanti giocatori pensano all’ingaggio e accettano tutto, io non sono così. Devo avvertire il fuoco dentro.

Le città? Dove c’è il mare, c’è tutto. Sono qui da poco ma mi trovo benissimo. Rispetto a Napoli è un altro modo, là non potevi uscire, qui a volte manco ti riconoscono.”

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