L’allenatore del Napoli, Maurizio Sarri, ha parlato ai microfoni di Mediaset Premium alla vigilia della partita di Champions League con lo Shakthar Donetsk. Queste le sue dichiarazioni:
“Noi dobbiamo pensare a fare la prestazione. Questa è la prima partita di un girone di sole sei partite, e quindi è importante. Dobbiamo restare concentrati, è una partita difficile. Questa è una formazione che attacca con grande tecnica e a pieno organico. Il primo passo è quello di non andare in difficoltà perché con le loro caratteristiche possono farlo. Vediamo di approcciare bene la partita.
Arrabbiato a Bologna? Tra la mentalità di una grande squadra e un pizzico di culo la differenza è minima. A Bologna mi sono arrabbiato perché abbiamo sbagliato tanti passaggi. Anche in altre partite ci pressavano, ma abbiamo sempre trovato soluzioni. Poco turnover? Siete un po’ prevenuti sui cambi, l’anno scorso ho sempre fatto turnover. Vediamo, può darsi che cambi anche il coloro delle maglie, vediamo qualche interprete…
La qualificazione? Nella fase ad eliminazione diretta ci dobbiamo arrivare. Il City sembra un gradino sopra tutti, mentre il Feyenoord in quarta fascia era uno degli avversari peggiori. Lo Shakthar è stato sottovaluto in Italia, forse per poca conoscenza. C’è una grande favorita e poi tre squadre che se la giocano alla pari.
Gli elogi che mi arrivano? Mi fanno piacere ma non ci penso più di tanto. Le squadre sono un po’ come le mode, passano. Ma oggi il Napoli può interessare perché fa un calcio tecnico e in velocità. Maradona? Per motivi anagrafici quello a cui fa più emozione sono proprio io. I calciatori sono tutti nati dopo gli anni ’80. Per la mia generazione resta un idolo, per me in particolare“.