Callejon: “Il nostro calcio è allegria, in attacco siamo diabolici e prepariamo altre sorprese. Anti Juve? Sì, senza paura! Niente Nizza e Young Boys ai preliminari”

“Primo in tutti i test? Merito dei miei genitori, ne parli con loro”: inizia così, con una battuta (ma mica tanto, se vogliamo) la bella intervista che l’attaccante del Napoli, José Callejon, ha rilasciato all’edizione odierna del Corriere dello Sport, di cui vi proponiamo alcuni stralci.

ANTI JUVE – “Ci prendiamo questo ruolo e ce lo teniamo, senza preoccuparci. Pensiamo di essere una grande squadra, in grado di fare cose grosse. Noi ricominciamo dai 48 punti del girone di ritorno dell’ultimo campionato, quando abbiamo dimostrato di essere arrivati dove forse in pochi pensavano si potesse. Siamo molto vicini alla Juventus, li sentiamo. Poi è chiaro che per vincere servono tanti piccoli particolari. Visto che vincono da sei anni, loro vanno considerati come i favoriti. Ma hanno perso Bonucci, che a me piace tanto e che nel suo ruolo, va detto, è fortissimo, tra i migliori in circolazione”.

LA SUA STORIA CON NAPOLI –Questa città mi ha cambiato la vita, dentro e fuori dal campo: qui sono nate le mie due bambine, penso l’aspetto più emozionante sotto il profilo umano. Come calciatore, comincio a farmi vecchietto, qualche capello bianco però sempre tanta fame, quella che abbiamo tutti noi. Sono arrivato che giocavo poco nel Real Madrid e qui ho trovato tanto spazio. Abbiamo vinto pure qualcosa, ma non ci basta. Sarebbe bello arrivare a cento gol, a trecento partite almeno. Arrivare qui fu una scoperta, perché uscivo dalla Spagna, ma Napoli mi ha accolto con calore, città straordinaria, dove ci si sente realizzati. Qualcosa è successo, direi, e lo dimostra anche essere stati qui, all’Audi Cup: vuol dire che siamo entrati, forse definitivamente, nell’élite europea. Ed è un premio meritato per la società, per De Laurentiis, per i giocatori e per i tifosi”.

I COMPAGNI DI SQUADRA – “Mertens non ha finito di stupire. Gli auguro di vincere la classifica capocannonieri e l’avrebbe meritato già due mesi fa. Ma esploderà ancora, perché ha margini di miglioramento strepitosi. Insigne è stato quello che mi ha stupito di più, perché è diventato il calciatore italiano più bravo. Ha avuto una evoluzione impressionante e sospetto che sia in grado di migliorarsi ancora. Per me Insigne è enorme”.

IL GOL PIU’ BELLO –€‹Io ricordo quello sbagliato con l’Atalanta, tre anni fa. Ancora mi sto chiedendo: come è successo?”. 

SARRI – “Ci aiuta a star bene, pure fuori dal campo. È un maestro, non c’è che dire: tatticamente ha portato tante cose buone ed è un maniaco. Ma di noi si fida e questo ci aiuta”

REAL MADRID – “Penso alla mia giovinezza, quella è stata casa mia. Ma anche alle due partite di  Champions: mi piacerebbe rigiocarne almeno una, scegliete voi quale – quella d’andata, quella del ritorno – perché è rimasto qualcosa di incompiuto. Poi magari le perdi di nuovo, ci sta, ma la fortuna, in alcuni istanti decisivi, non c’è stata di aiuto. Magari va a finire che ci ricapitano ancora e sarà sempre bello. Prima però abbiamo il preliminare. Sappiamo che sarà un momento-chiave, noi della Champions League non possiamo fare a meno, non vogliamo fare a meno, per noi è un appuntamento irrinunciabile”

 ALL’ATTACCO – “Segniamo tanto perché abbiamo un tridente che è fortissimo. Io non so quanti ne abbiano di più diabolici, certo il Real non è messo male ed in giro per il Mondo altri ce ne saranno. Viaggiamo su questi ritmi, ormai, da quattro stagioni. Ma abbiamo altre sorprese, perché siamo nati per attaccare, il nostro calcio è divertimento, è allegria”.

ALLEGRI – “Disse che gioco a nascondino? Vero, definizione che mi è piaciuta e della quale lo ringrazio. È il mio modo di essere e un po’ riflette il calcio di Sarri. M’è andata bene anche con l’Atletico Madrid, nella prima dell’Audi Cup, in un pomeriggio in cui non c’era un filo di vento e ad un certo punto non si respirava più”.

Intervenuto anche alla Gazzetta dello Sport, Callejon ha aggiunto: “Adesso siamo in un fase di preparazione e vogliamo provare a capitalizzare meglio quanto di buono fatto nella passata stagione. La Juventus resta la favorita, perché ha vinto gli ultimi 6 scudetti”. Prima del campionato, però, ci sono i preliminari. Oggi alle 12.00 i sorteggi, Josè dice la sua: “Eviterei volentieri lo Young Boys per il campo sintetico, e il Nizza, la più forte tra le rivali”

 

 

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