La svolta del Napoli sul mercato: due motivi sembrano aver impresso l’accelerata decisiva

Il Napoli ha cambiato marcia e strategia. Il club partenopeo, in queste prime settimane di mercato, sta dimostrando di non voler ripetere alcuni degli errori commessi in passato, muovendosi con largo anticipo su tutti i profili messi nel mirino.

L’obiettivo – come detto – è quello di evitare un mercato all’ultimo respiro, con calciatori arrivati anche dopo la prima giornata di campionato messa in archivio. Giuntoli e De Laurentiis hanno intuito l’importanza che ricopre il lavoro precampionato nella metodologia e nella filosofia di Sarri. Il tecnico toscano ha l’esigenza di inquadrare subito i nuovi innesti, e l’opportunità che offre Dimaro di una full immersion totale – tecnica, tattica, fisica, psicologica, ambientale, di spogliatoio – non può non essere sfruttata.

Ecco perché il d.s. del Napoli e il patron azzurro hanno deciso di dare una svolta decisiva, cercando di far arrivare i principali obiettivi del mercato nei primi giorni di luglio. Ounas è già arrivato, Mario Rui sembra in dirittura d’arrivo. Berenguer potrebbe sbloccarsi da un momento all’altro.

Evitare, dunque, “casi” come quello di Diawara e Rog, arrivati, insieme a Zielinski – anche se il polacco ha faticato molto meno a inserirsi negli schemi azzurri – in ritardo e inseriti lentamente dal tecnico nello scacchiere azzurro. E se per Diawara l’inserimento è stato molto più semplice (un anno già in Serie A e la spiccata personalità hanno contribuito in maniera determinante), su Rog il percorso è stato molto più lento. Il centrocampista croato ha dovuto aspettare dicembre per esordire. Il Napoli, quest’anno, non può permetterselo. Serve dare un assalto immediato al vertice.

Il secondo motivo di questa spinta totale sul mercato è quello legato ai preliminari di Champions League. Il Napoli ha già pagato in passato una certa indecisione in tal senso. Era l’anno di Benitez, era l’anno del maledetto preliminare contro l’Athletic Bilbao. Una stagione iniziata male – eliminazione contro gli spagnoli – e finita peggio. Salvata in parte dalla Supercoppa alzata a Doha. Un disastro, “frutto” anche di un mercato innocuo. Non si può attendere di superare un ostacolo con così tante variabili per iniziare a muoversi sul mercato in entrata. Il Napoli lo ha capito.

Salvatore Nappo

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