Maradona: “Mi sono sempre sentito napoletano, ho pianto quando sono andato via”

Il Dio del calcio, Diego Armando Maradona, può festeggiare la cittadinanza onoraria, conseguitagli dal sindaco di Napoli, Luigi De Magistris.

Nel Maradona day, el Pibe de oro è arrivato a Palazzo San Giacomo per apporre la firma ufficiale e ricevere la cittadinanza onoraria, subito dopo ha manifestato tutta la sua gioia con queste parole:  “Ora sono ufficialmente cittadino attraverso un pezzo di carta importantissimo, ma sono stato cittadino napoletano da quando sono arrivato qui a Napoli. Ringrazio il sindaco De Magistris e tutta la città. Non c’è nessun popolo che mi abbia voluto bene come quello napoletano. Ringrazio anche chi non mi voleva cittadino napoletano, sentivamo di aver fatto qualcosa di buono in questa città”.

La festa si è poi spostata nel cuore di Piazza Plebiscito, con tanti ospiti e tanti tifosi. Il Dio del calcio ha manifestato così la sua appartenenza alla città napoletana: “Voglio dire una cosa che sente: siamo così per quello che è successo a Torino, perchè se non succedeva niente a Torino tutto quel settore veniva riempito. Voglio ringraziare il sindaco e chi ha permesso che diventassi uno di voi, ma lo sono stato sempre! In Italia si fa tutto con un pezzo di carta, ci si dimentica del cuore. Per questo noi napoletani quando andiamo a giocare dappertutto soffriamo il razzismo. È una cosa di cui dovrò parlare con Infantino perchè siamo tutti uguali. Io qui ho vissuto in prima persona, come il napoletano è discriminato. La prima volta che sono stato al San Paolo me ne sono andato piangendo ed era il primo giorno. Ma ho pianto anche quando sono andato via nel ’91. Non ho parole, da nessuna parte ricevo questo affetto. Chi ama non dimentica. Io mi sono sempre sentito napoletano.”

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