De Laurentiis sullo stadio: “La TV ha spostato la passione dalle tribune alle case, serve lo sviluppo di uno stadio virtuale”

Tanti i temi trattati dal presidente partenopeo Aurelio De Laurentiis durante un importante incontro con l’Associazione Stampa Estera in Italia. Tra questi c’è stato un riferimento alla questione stadio, eccone lo stralcio.

“C’è bisogno di fare un ragionamento che non prescinda da un exurcus decennale. Dieci anni fa le cose erano diverse perché non esisteva in questo modo lo sviluppo di uno stadio virtuale. Quando arrivai nel 2004 non c’era un solo giornalista che capisse il significato di questa cosa, io mi ruppi le scatole e spiegai tutti: ovvero che lo sviluppo della televisione avrebbe trascinato la passione dalle tribune fin dentro le case”.

“Oggi i ragazzini sono meno riflessivi, a causa di internet e della telefonia mobile. Non è affatto detto che abbiano la capacità di assistere ad una gara di 90′, vogliono subito vedere i gol e le altre squadre. Oggi si vede di tutto, anche le partite delle squadre rivali, nel nostro caso la Juventus. Si è passati dalla carta stampata a miliardi di immagini, bisogna capire quanti tifosi vanno alo stadio. Famiglie? Magari, avete idea di quanti stadi costruirei?Secondo un rapporto Nilsen I simpatizzanti azzurri sono 120mln nel mondo, mentre i tifosi veri 35mln, di cui 17 mln negli USA. Possono andare tutti allo stadio?”.

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