Le pagelle di Napoli-Cagliari: Mertens festeggiato e protagonista, Ghoulam è una trappola letale. Hamsik poeta, Insigne non perdona

Reina 6: Com’era prevedibile. L’impressione viene confermata già nei primi minuti, il Napoli comprime gli isolani nella propria metà campo. Reina si gode lo spettacolo, esulta al goal segnato da Mertens, si rammarica per quelli falliti dal belga e compagni. Il lavoro sporadico però non manca: c’è Borriello. Il 22 rossoblu calcia da fuori, ma lui blocca in presa bassa senza patemi. Ripete la prassi per Padoin. La ripresa segue lo stesso copione, il Cagliari fa davvero fatica ad imbastire un pericolo. E infatti s’arrabbia quando la difesa si lascia sfuggire Farias, che va a bersaglio.

Hysaj 6,5: Si sgancia da compiti difensivi quando può, assalta l’area avversaria e dialoga spesso con Callejon. Dietro non ha nulla o quasi cui badare, il pallone d’altronde ce l’ha costantemente il Napoli. Per novanta e più minuti non sfigura affatto, poi succede l’evitabile: Farias gli va via, supera anche Albiol e deposita in rete. Un goal bugiardo che macchia una prestazione – individuale e collettiva – più che positiva.

Albiol 6,5: Vale lo stesso discorso fatto per Hysaj: gioca sui livelli di Chiriches, sbaglia pochissimo per tutta la durata del match. Il Cagliari s’affaccia sporadicamente, lui risponde bene quando chiamato in causa e gestisce anche bene il possesso del pallone. A trenta secondi dalla fine stacca la spina, si lascia scappare Farias (meriti anche al calciatore cagliaritano) che mette in rete. Un goal evitabile, che conferma la sensazione di una fragilità difensiva.

Chiriches 7: Osservato speciale per la squalifica di Koulibaly, ruba il posto a Maksimovic, il favorito della vigilia. Sarri, però, dimostra ancora una volta di avere ragione: il rumeno non sbaglia un colpo. La prestazione offensiva del Cagliari lo favorisce certamente, non ha un lavoro estremamente complesso da portare a compimento. Eppure, nelle poche folate di Borriello e compagni, risponde sempre con diligenza e precisione. Respinge due tentativi potenzialmente pericolosi, di testa e di piede. Imperioso, sbaglia pochissimo anche in fase di uscita.

Ghoulam 7,5: Accantoniamole per un attimo, le vicende contrattuali. E il futuro, che dalle sue parti è un’incognita. Piuttosto, pensiamo al campo. Alla sua prestazione odierna. Perché se il vero Ghoulam è quello visto ed apprezzato con il Cagliari, allora forse vale la pena fare uno sforzo in più. I novanta minuti del San Paolo sono una corsa continua verso il fronte opposto. Gli isolani spingono poco, lui si sgancia da compiti difensivi e lancia l’assalto alla porta avversaria. Il suo sinistro è una trappola letale per la difesa del Cagliari. Gli bastano due minuti per tenderla. Traversone basso, per l’inserimento di Mertens. Salamon si lascia superare, Dries non perdona. Stesso copione nella ripresa, quando una rasoiata trova il birthday boy al limite dell’area. Il resto del copione è noto.

Zielinski 6,5: Avrebbe dovuto fare l’Hamsik, stando alle previsioni della vigilia. Invece il capitano c’è e lui torna sul lato destro. Lavora da gregario e talvolta da campione, quando tenta la finta e l’accelerata. Nel complesso disputa una buona prestazione, ma spesso va a folate. Alterna, insomma, giocate da fuoriclasse ad altre rivedibili. Talvolta è nel vivo della manovra offensiva, altre volte si defila fino a scomparire. Non brilla, non è irreprensibile, ma al tempo stesso non è da rimproverare. La prestazione resta comunque positiva.

Jorginho 7: Sarri l’aveva confermato alla vigilia: Napoli-Cagliari è gara per Jorginho. Il motivo? Serve un palleggiatore abile per scardinare la retroguardia isolana. Serve, soprattutto, un fraseggio veloce. Il compito riesce alla perfezione: Jorge fa transitare una quantità innumerevole di palloni dalle sue parti, ne sbaglia davvero pochi. Sul fraseggio nello stretto regna, quando tenta la verticalizzazione non è sempre impeccabile. Ma la prestazione è più che positiva. Si trova ovunque, annichilisce la mediana del Cagliari in ogni situazione di gioco. Non aveva iniziato al meglio la stagione, ma il suo finale di campionato è un continuo crescendo.

Hamsik 7,5: Sarri lo rischia malgrado i problemi fisici, un azzardo che potrebbe far venire i brividi ai tifosi azzurri. Il dubbio però è un altro: come si fa a lasciarlo fuori? S’è allenato soltanto nella giornata di ieri, dopo aver smaltito del tutto l’indurimento al polpaccio che l’aveva tenuto lontano dal campo durante la settimana. Sul terreno del San Paolo non sembra accusare questi problemi, anzi. Disegna calcio, lo dipinge, scrive versi poetici. Metafore su metafore per esprimere le qualità d’un calciatore imprescindibile. Inventa, crea, capovolge il fronte in un coast to coast emozionante. E poi gestisce il pallone, con cui ha un rapporto confidenziale, alla perfezione. Spreca pochissimi possessi, sa sempre come compiere la scelta giusta. (Dal 68′ Rog 6: Non particolarmente vivo all’interno della manovra, entra quando la partita ha poco da raccontare. Lavora diversi palloni e sbaglia poco).

Callejon 6,5: Stavolta è lui a mancare nel tabellino, alla voce marcatori. Però la sua prestazione è comunque più che positiva. Si muove tantissimo, è una spina nel fianco costante per la difesa cagliaritana. Compie il solito movimento, va alle spalle della retroguardia. Per cercare l’assistenza a Mertens, più che per la gloria personale. Compie un egregio lavoro da gregario, d’altronde il giorno speciale e le copertine sono tutte per Mertens. Gli manca la rete, ma non è un grandissimo problema.

Mertens 7,5: Trenta candeline, trenta goal. Gli bastano due minuti circa per timbrare il cartellino, per mettere a segno il ventinovesimo sigillo. Sfrutta un traversone di Ghoulam, va a incunearsi tra le maglie rossoblu e mette a referto la prima rete. Da centravanti consumato. Poi tanto lavoro: personale, quando va via e cerca la conclusione. Di squadra, quando invece tenta l’assist. Il rammarico d’un primo tempo da protagonista è l’eccessiva imprecisione sotto porta. Sul calar della frazione di gioco, Salamon s’addormenta e gli concede un’occasione d’oro. Ma lui spreca il tutto calciando in fretta e male: forse pensava di aver commesso fallo. Nel secondo tempo entra con un piglio diverso, gli basta un’altra manciata di minuti per il trentesimo goal: riceve da Ghoulam, calcia dal limite dell’area. Tripudio. Chiude la partita con un assist per Insigne. (Dal 77′ Milik s.v.)

Insigne 7: Il Mertens-day si apre subito con la rete di Dries, protagonista indiscusso di giornata. Lui però si mette al servizio della squadra, cerca di assistere il belga e i compagni nel miglior modo possibile. Quando può, poi, arriva al tiro. Lavora da gregario e talvolta accelera spingendo sul tasto per la modalità campione. Dribbla, calcia, dribbla, crossa. Insegue il goal per tutto l’arco del primo tempo. Ci prova con un delicatissimo pallonetto su un pregevole assist di Hamsik: alto. Ci riesce, invece, nella ripresa, imbeccato da Mertens: mette in rete da centravanti. I numeri narrano una stagione formidabile: quindici reti nel solo campionato. Esce dopo aver sfiorato la doppietta. (Dal 79′ Giaccherini 6: Entra bene in partita, lavora diversi palloni giocandoli con risultati ed effetti alterni).

Sarri 7,5: Il suo Napoli è a tratti poetico, impiega appena due minuti per aprire la retroguardia del Cagliari. Crea tantissimo, diverte e convince. Ma spreca oltremodo. Poi recupera, rimedia e segna due goal. Partita finita? Macché! La fragilità difensiva resta un tallone d’Achille, probabilmente un campanello d’allarme sarà suonato anche nella sua mente. Ci sarà tempo per lavorarci, nel frattempo ci si gode un secondo posto momentaneo. Indovina, comunque, tutte le scelte di formazioni, anche il rischio di gettare Hamsik nella mischia.

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