Un solo gol, tre punti: quando (anche) la fase difensiva è eccellente

Il Napoli che ha battuto l’Inter a San Siro ha riaperto la corsa al secondo posto ritrovandosi, a quattro giornate dal termine, con la possibilità di un lieto fine che rappresenterebbe un risultato incredibile: tornare in Champions dalla porta principale dopo averla giocata in questa stagione, confermando, anche con i risultati, un netto miglioramento rispetto all’anno scorso.

FASE DIFENSIVA AL TOP SENZA SNATURARSI

La vittoria di San Siro è stata netta, bruciante per i nerazzurri e significativa per il Napoli. Che ha riscoperto, finalmente, la grande bellezza di una fase difensiva interpretata alla perfezione, dopo gli errori che, contro il Sassuolo, erano costati gli ennesimi punti preziosi in questa stagione. Ieri, invece, gli azzurri non hanno dato mai la sensazione, l’impressione, la paura, di poter prendere gol dall’Inter. Frutto di un atteggiamento molto accorto, che non ha significato rinunciare al proprio gioco o alla voglia di far male l’avversario. Anzi.

Il ritmo è stato altissimo per tutta la gara, le linee sempre estremamente compatte, con sontuose prestazioni di Albiol e Koulibaly. Grande merito va anche agli esterni d’attacco: Insigne da un lato e Callejon dall’altro hanno sistematicamente raddoppiato e creato superiorità in fase di non possesso. Ad un certo punto, addirittura, Lorenzo si è lamentato con Calzona del fatto che fosse solo lui, e non Ghoulam, a ripiegare sugli attacchi interisti.

Diawara si è rivelato ancora una volta preziosissimo come elemento di scudo dinanzi la difesa, baluardo in grado di dare quella fisicità che spesso manca quando bisogna arginare gli avversari. La crescita del centrocampista guineano è stata sottolineata da Sarri alla vigilia del match. Il ragazzo, schierato titolare dopo un po’ di partite trascorse in panchina, ha dimostrato ancora una volta che il futuro è tutto dalla sua parte. Quando avrà imparato a gestire – è giovanissimo, guai a dimenticarlo – gli sforzi e a riuscire a giocare 60 partite l’anno (ragionamento che vale anche per Zielinski, come sottolineato da Sarri sabato a Castel Volturno), sarà un elemento imprenscindibile per il Napoli.

Senza snaturarsi quindi, senza rinunciare al consueto gioco d’attacco e al possesso palla sfrenato (il gol di Callejon è stato preceduto da 18 tocchi azzurri), la squadra di Sarri ha violato il Meazza grazie ad un solo gol, che per una volta è valso tre punti. Anche questo è un segnale di crescita, da migliorare ulteriormente per compiere l’ultimo step di cui ha parlato spesso il tecnico.

Vincenzo Balzano

Twitter: @VinBalzano

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