Sarri in conferenza: “Subiamo molti goal stupidi. Per il secondo posto bisogna giocarsela. Su Damato…”

Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, durante la conferenza stampa del post partita tra il suo Napoli ed il Sassuolo, ha rilasciato delle importanti dichiarazioni. Queste le parole del tecnico partenopeo“E’ palese che questa è una partita sfortunata negli episodi, perchè tre pali in una partita, di cui uno interno con la palla che esce fuori sfidando la fisica, è difficile da vedere. Con Damato siamo sicuramente sfortunati, vedi l’episodio di Genova, a cui si aggiunge l’episodio nel primo tempo su Mertens, che penso su 18870 spettatori se ne siano accorti 18869, perchè uno era al bar. Siamo stati molto sfortunati in questo. Poi ce l’ho anche con noi, perchè come ci succede in qualche partita, nel momento in cui abbiamo spremuto gli avversari e li abbiamo stancati, andiamo in vantaggio e gli avversari non sembrano in condizioni di avere grandi reazioni, noi troviamo il modo di riportarli sempre in partita. Questo è successo 7-8 volte quest’anno e ci è costato diversi punti. Complessivamente siamo stati sfortunati, ma questa componente nostra negativa, che si rivede in 7-8 partite in questa stagione, c’è stata anche oggi”.

“Milik prima in campo? Non molto prima, perchè non avevo avuto la sensazione che la reazione all’1-1 sia stata di grande livello, quindi volevo aspettare di avere in mano completamente la partita, perchè chiaramente diventava una partita con 4 punte più Zielinski e Hamsik a metà campo. Era una situazione estrema e quindi abbiamo aspettato l’estremo. L’avremmo fatto lo stesso anche senza il loro secondo goal, perchè mancavano dieci minuti e noi volevamo la vittoria”.

“Noi oggi abbiamo avuto il 55% di recuperi definitivi della palla, quindi su 100 azioni in 55 abbiamo recuperato la palla rigiocandola e non su fallo laterale o su altre situazioni. Abbiamo un indice di protezione area intorno ai 60. Solitamente quando la somma di questi due numeri è più di 100 la squadra non subisce goal. Abbiamo subito tre tiri nello specchio della porta. La sensazione che gli avversari ci potevano far male e segnare azione su azione durante la partita io non l’ho mai avuta. Ho avuto molta paura dei miei. Con i numeri che vedo al termine della partita, non mi sembra che il livello di pericolosità degli avversari sia stato così elevato. Reina ha fatto un solo intervento, tra l’altro nell’azione in cui la palla è finita in goal lo stesso. Noi subiamo molti goal evitabili, molti goal stupidi e questo è un problema. Nella classifica del girone di ritorno sui tiri subiti siamo la seconda squadra, purtroppo non lo siamo nei goal subiti, quindi vuol dire che ci mettiamo del nostro”.

“La squadra dal punto di vista conscio sta dando tutto. Anche oggi la squadra ha dato l’anima per arrivare ai tre punti, quindi dal punto di vista conscio la squadra è poco attaccabile. Dal punto di vista inconscio, sul perchè vengono fuori questi tipi di errori in certi momenti della partita, che poi sono i momenti che dovrebbero essere più favorevoli, arrivare ad una risposta definitiva purtroppo è difficilissimo e anche arrivare a poterci lavorare sopra è difficile”.

“Il Sassuolo contro di noi, sia all’andata che al ritorno, è andato bene, infatti il volume di gioco espresso, la supremazia espressa, che oggi è stata 70-30, i tiri in porta che oggi sono stata 22 a 6, dovevano determinare un altro risultato. Sia all’andata che al ritorno, però, ci abbiamo messo del nostro”.

“Possibilità secondo posto? Non mi importa niente, anche se c’è solo una possibilità bisogna giocarsela. O 1%, o 10% o 20%, bisogna andare dentro e giocarsi tutto. Chiaro che dipende anche da loro (la Roma, ndr), ma noi ci dobbiamo mettere tutto quello che ci possiamo mettere. Dobbiamo andare dentro in tutte le partite per fare il massimo, fare il maggior numero di punti possibili. Se loro fanno dei passi falsi, dobbiamo approfittarne, se invece non li fanno, gli mandiamo un telegramma di congratulazioni. Però bisogna provarci. La nostra reazione deve essere assolutamente la stessa, che siano 1%, 20% o 30%”.

“L’errore più stupido era quello di pensare da giornalisti, non perchè i giornalisti sono stupidi, ma perchè se io che devo pensare per entrare in campo penso come un giornalista significa commettere degli errori. Noi bisogna andare dentro, fare punti e tirare le somme alla fine, senza fare il teatrino ogni giornata sui punti da guadagnare. Oggi 12% di possibilità, domani 26%, questo è un modo di pensare da giornalista e non da addetto ai lavori perchè altrimenti vai in balia dell’ultimo risultato e non deve essere così”.

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