RELIVE – Sarri: “Grande ciclo del Napoli, ma adesso o si fa un passo avanti o uno indietro. Felice del rinnovo di Insigne”

Termina qui la conferenza stampa di Maurizio Sarri. Tanti i temi trattati dal tecnico partenopeo, che ha messo in guardia tutti sul prossimo impegno di campionato con il Sassuolo. Non poteva mancare poi un commento al rinnovo di Lorenzo Insigne, ma soprattutto significativa è stato il passaggio sulla programmazione dello Scudetto e sull’esigenza di fare un definitivo salto di qualità per rendere questo ciclo finalmente vincente.

PERMANENZA A NAPOLI – Non so assolutamente da cosa dipende. Non ci voglio nemmeno pensare. Poi domattina litigo con De Laurentiis, ci prendiamo a testate nel setto nasale e probabilmente vado via. Sono cose che non si possono prevedere.

SULLA MORTE DI MICHELE SCARPONI – Giorno triste, è andato via un corridore forte. Un bel personaggio sorridente ed una grande persona, faccio le condoglianze alla famiglia e ai compagni.

SUL VAR – Dipende chi guarda e cosa guarda. Ci vorrebbeRO in tutti i campi lo stesso numero di telecamere e nelle stesse posizioni.

GRATIFICAZIONI – Dei contratti mi interessa fino ad un certo punto. Vengo dalla B e C, e sono stato a scadenza una vita. Non mi fa né caldo né freddo. Le gratifiche mi fanno piacere e il giocatore su cui ho influito di più è Jorginho. Lui gioca 140 palloni a partita, è un giocatore che si è esaltato e che è estremamente sottovalutato nel panorama nazionale.

SU DI FRANCESCO – È un ottimo allenatore, quest’anno ha pagato il fatto di aver giocato l’Europa League, oltre ad una serie importante di infortuni.

I CALCI D’ANGOLO – Se consideriamo solo i gol fatti di testa, allora è ovvio che qualche problemino c’è. Se invece vediamo anche lo sviluppo dell’azione allora dobbiamo dire che hanno fatto gol anche giocatori come Insigne e Mertens. In definitiva è un aspetto che andrebbe migliorato, ma per le nostre caratteristiche non è semplice riuscirci.

SUL SUO FUTURO – Io dal prossimo anno potrei essere libero. Il mio contratto prevede una clausola d’uscita sia da parte della società che da parte mia. In teoria il prossimo anno potrebbe essere l’ultimo sulla panchina del Napoli.

SUL DISTACCO DALLA JUVE – Il problema è che abbiamo perso troppi punti con le piccole. Oggi leggevo l’intervista ad un calciatore della Roma che diceva esattamente le stesse cose. Noi, avendo il quarto-quinto fatturato della Serie A, non possiamo programmare uno scudetto. All’estero, sopratutto in Premier, è più semplice ridurre il gap perché anche club meno blasonati hanno comunque potenzialità economiche importanti.

SU MERTENS – Sta facendo cose importanti da centravanti, ma se al suo posto avessi messo uno scarso avrei fatto un cazzata. La verità è che se uno è forte è forte. Così come quando dicono che un allenatore ha sbagliato una sostituzione. Se in panchina ci sono giocatori forti la sostituzione non la sbagli. Dries ha fatto subito suo questo ruolo è bisogna dargli atto di questo.

SULLA CRESCITA – La squadra ha ancora margini di crescita, soprattutto dal punto di vista mentale dove abbiamo già avuto un netto miglioramento. Quattro calciatori in doppia cifra e secondo ADL il prossimo anno potranno essere cinque con Milik? Non credo che il nostro miglioramento passi da quello. Se vogliamo imparare a fare meglio dal punto di vista tattico dobbiamo imparare a non subire reti. Un certo miglioramento già c’è stato perché nel girone di ritorno siamo al secondo posto come miglior squadra per tiri subiti, ma dobbiamo fare meglio.

SECONDO POSTO – Qualche calciatore non dorme per pensarci? Io invece ci dormo. Se non dormo è solo per questioni di campo o situazioni riguardanti le partite. È giusto che i ragazzi sappiano che l’obiettivo è quello, e che il margine d’errore è ridottissimo. Passa tutto per le partite, non contano nulla le tabelle. Bisogna avere la testa solo sulla partita di domani.

SUL FUTURO – Credo che questo sia un ciclo importante del Napoli. Però è arrivato il momento di prendere una decisione: una squadra non può restare in questa fase per sempre. Ora o si fa un passo in avanti o un passo indietro. Questa società, per come è oggi, non può programmare uno scudetto. Noi dobbiamo andare a ricercare l’evento. Ci sono una serie fattori, come il fatturato, che non ci possono rendere i favoriti.

SU HAMSIK – È stato un paio di giorni senza allenarsi, adesso ha ripreso. Per noi è un giocatore importante, vediamo se domani riesce ad andare in campo.

SUL SASSUOLO – Giochiamo contro una squadra forte, una società forte. Non dovremo essere superficiali, basta vedere certi numeri. Quest’anno ha pagato la prima esperienza europea, ha avuto un numero incredibile di infortuni e non s’è ripetuta, ma nella gara singola è una formazione pericolosissima.

SU INSIGNE – Sono felice per il rinnovo di Lorenzo. Auspicavo al fatto che un ragazzo forte come lui potesse proseguire la carriera con la squadra della propria città, anche per diventare una bandiera del Napoli. È una cosa anche romantica, ma adesso testa al Sassuolo.

13.00 – Entra il sala stampa Maurizio Sarri. Inizia la conferenza.

Buongiorno cari lettori di SpazioNapoli. La nostra redazione vi da il benvenuto alla diretta testuale della conferenza stampa di Maurizio Sarri. Il tecnico del Napoli parlerà alla stampa e presenterà l’importante match della trentatreesima giornata di Serie A, che vedrà la formazione azzurra affrontare il Sassuolo al ‘Mapei Stadium’ di Reggio Emilia.

Dal nostro inviato a Castel Volturno, Andrea Gagliotti.

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