Sarri in conferenza stampa: “Il primo che si deve divertire sono io. Strinic è più aggressivo del solito e l’ho messo dentro”

Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa nel post partita del match vinto per 3-0 dalla sua squadra contro la Lazio di Inzaghi. Queste le dichiarazioni del tecnico partenopeo“Far segnare tanti giocatori? Questo è chiaramente motivo di soddisfazione, perchè i ragazzi stanno segnando tutti, forse più dell’anno scorso, in una stagione chiaramente più difficile della scorsa. Riuscire a rimanere ad alti livelli non era scontato e invece noi abbiamo fatto gli stessi punti dell’anno scorso e questo ci da soddisfazione. Nel girone di ritorno, mi sembra, abbiamo fatto gli stessi punti anche della Juventus, quindi è una soddisfazione, ma si sa che nel calcio non c’è mai da accontentarsi e bisogna proseguire, fare un grande finale di stagione e poi tirare le somme e vedere qual è la classifica definitiva. In una stagione in cui la squadra campione d’Italia compra il miglior giocatore della seconda e il miglior giocatore della terza, c’era anche il rischio che il campionato finisse a fine ottobre, quindi noi e la Roma abbiamo fatto bene. E’ chiaro che la Juventus ha qualcosa in più, ma questo era purtroppo quasi scontato”.

“Strinic? Io ragiono di settimana in settimana e Strinic nelle ultime due-tre settimane mi ha dato segnali importanti in allenamento. L’ho visto in buona condizione fisica, bello, brillante, più aggressivo del solito, più attento dal punto di vista tattico e l’ho messo dentro. Anche stasera ha fatto una buona prestazione”.

“Come eliminare i momenti di black out? Non lo so sinceramente come ci si lavora, è difficile. Non c’è componente fisica, perchè poi la squadra ha ripreso a giocare. Sembrava quasi che il 2-0 avesse dato la certezza alla squadra che la partita ormai era finita. Un calo di attenzione contro una squadra in grande salute come la Lazio, rischi di pagarlo in pochi minuti. Questo purtroppo è un problema che ci portiamo dietro da tempo. In questi due anni è successo spesso che la squadra, avendo la sensazione di essere in completo controllo e predominio della partita, improvvisamente si perdesse e quindi non è un problema di facile soluzione. Si spera sempre che con il crescere dell’età di questi ragazzi ed il crescere dell’esperienza assumano più mentalità e personalità, però non è un percorso semplice”.

“La prossima missione, a sentire quello che mi chiedono in molti, sembra essere quella di giocare peggio, perchè sembra che giocando peggio si faccia più punti. La missione mentale è quella di crescere ancora a livello di personalità, nel gestire le situazioni, nel non andare in difficoltà se gli avversari ci chiudono in aria. Dal punto di vista materiale è quella di prendere tanti goal in meno, anche se non vorrei mai che questo ci pregiudicasse il nostro modo di giocare, perchè poi mi annoio e se mi annoio non trasmetto più niente. Il primo che si deve divertire sono io, perchè se mi diverto trasmetto entusiasmo alla squadra e quindi quello non lo vorrei assolutamente perdere. Se c’è un modo di continuare a giocare su questi livelli e prendere qualche goal in meno, bisogna cercalo, perchè è palesemente il nostro limite, anche se tanti goal li abbiamo presi in situazioni che non contavano come è successo ad Empoli o con il Torino. Sicuramente una maggiore solidità difensiva ci farebbe fare un piccolo passo in avanti”.

“Io non penso che in questo momento per il Napoli l’obiettivo vittoria sia un obiettivo normale, estremamente credibile. Se succede è un evento. Io non riesco a capire perchè per vincere si debba giocare male. La Juventus non gioca male, giocherà a sprazzi, ha delle caratteristiche completamente diverse dalle nostre, perchè può fare anche la squadra fisica e si può anche mettere nella sua area per venti minuti e reggere l’impatto fisico contro le squadre, noi non lo possiamo fare. Noi se ci mettiamo in area cinque minuti la paghiamo subito, perchè abbiamo a che fare con squadre con una fisicità nettamente superiori alla nostra. Questo fa anche parte delle caratteristiche di una squadra. La nostra squadra, a volte, non ha vinto giocando bene, ma quando ha giocato male ha sempre perso”.

“Io ora non ho un residuo di energie enormi e quindi non le vorrei spendere per un qualcosa che succerà il 15 agosto (eventuali preliminari di Champions League, ndr), visto che tra sei giorni devo giocare contro una squadra in grande salute. Le statistiche sono palesi, le squadre italiane da diversi anni vanno fuori ai preliminari, quindi è così, è inevitabile. Siamo un paese in cui d’estate a calcio non si può giocare, è già un azzardo andare in campo il 20 agosto, andarci prima sarebbe una follia. Durante l’inverno abbiamo tutti i benefici possibili, ma questo è un limite e sicuramente sono situazioni dove ci vuole tanta fortuna nel sorteggio”.

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