Pardo sprona il Napoli: “Se vuole vincere non basta l’8 in pagella, deve ambire al 10! Bisogna inventare anche un Piano B”

Pierluigi Pardo, giornalista sportivo Mediaset, è stato intervistato da Raffaele Auriemma, durante la trasmissione radiofonica Si Gonfia la Rete, in onda sulle frequenze di Radio Crc. Queste le sue dichiarazioniIl Napoli quando gioca bene è un qualcosa di clamoroso, il piccolo problema è quando non c’è la stessa fluidità e allora c’è bisogno di inventarsi il piano B. Prestazione di ieri da voto 10. L’allenatore deve pensare al piano B, anche se non c’è certezza che il Napoli migliori. Il Napoli non è abituato a difendere e a gestire, con Sarri è difficile. La strada è capire come si può giocare in periodi della gara come già fa il Napoli e attacca, mentre in altri periodi, quando la situazione si mette bene, in una maniera diversa”.

“La Juve non gioca male. Il Napoli dal punto di vista estetico, quando è in forma, gioca meglio di tutti, ma è il famoso premio della critica, che può rischiare di diventare qualcosa di illusorio. Bisogna dare maggiori principi di gioco in certe situazioni. Quando tu vai in vantaggio a Madrid, ho ancora in testa la scena del Napoli che ha fatto un azione in scioltezza, che mi ha fatto godere. Probabilmente, in quella situazione lì, la Juve quel possesso palla e quella sfrontatezza non l’avrebbe avuta e si sarebbe messa dietro, aspettando gli avversari, per poter colpire in contropiede. Qui deve migliorare il Napoli“. 

A me il Napoli piace da matti e sta facendo molto bene, ma c’è un po’ di rammarico. Se questa squadra riuscisse, in determinate situazioni dove è meno fluida, ad avere un atteggiamento più speculativo, probabilmente potrebbe ricavarne un beneficio. Facciamo i complimenti per gli 8 in pagella, ma se vuoi vincere devi ambire al 9 o al 10. Il margine di miglioramento può essere soltanto questo. Il Napoli ha più continuità della Roma dal punto di vista offensivo ed estetico. La Juve è più portata alla gestione, ad aspettare, ha altre qualità. Napoli e Roma, guardando i fatturati e la loro storia, stanno facendo benissimo e delle grandi stagioni. Arrivare secondi o terzi fa una certa differenza, ma almeno il Napoli ieri ha blindato il terzo posto”.

Allegri lavora in una certa maniera, Sarri in un’altra. Sono entrambi bravissimi. Io credo che il lavoro di Sarri dove ancora può crescere è dal punto di vista della gestione, non del gioco perchè è sicuramente il gioco più bello in Italia. Allegri ha maggiore di capacità di ruotare gli uomini, mentre Sarri fa meno turn over. Non dimentichiamoci che questa è soltanto la seconda stagione di Sarri sulla panchina di una grande squadra e davvero troppo bene sta facendo”.

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