Non gli era mai accaduto a Napoli di perderne tre su quattro. Ma ciò è avvenuto, va analizzato ma anche velocemente archiviato. Sì, perché c’è ancora un sogno da custodire, un futuro da scrivere e costruire.
Maurizio Sarri, in vista della delicata sfida contro la Roma, in questa settimana ha provveduto ad alleggerire la tensione e i carichi di lavoro, predicando la giusta dose di serenità e liberando un po’ la squadra mentalmente con quell’ironia che gli appartiene.
Metodo Sarri
Casacchine concesse seguendo il proprio metodo – si legge sul Corriere dello Sport – che non prevede messaggi subliminali per evitare inconsapevoli stati d’appagamento e favorire un’elevata concentrazione. Se la giocano tutti ed alla pari, avendo un organico che ha riposto in passato e può farlo pure adesso che il gioco s’è fatto duro.
La formazione, per Sarri, è l’ultimo dei problemi: il tecnico sta studiando la condizione atletica per comprendere le motivazioni dei cali ed intervenire prontamente. Si è concentrato sulla rilettura degli schemi e dell’interpretazione della partita, soprattutto nel secondo tempo allo Juventus Stadium in cui il Napoli è risultato eccessivamente schiacciato. Qui il toscano è intervenuto ed ha chiesto maggiore autorevolezza, una presenza di spessore e fisicità.
L’obiettivo è riportare il Napoli al 4 febbraio scorso, recuperare quelle convinzioni e riprendere a correre verso gli obiettivi.