Le pagelle di Real Madrid-Napoli: Insigne illude con una perla, Hamsik s’illumina a tratti. Mertens, dove sei? Callejon assente immotivato

Reina 6,5: Straordinaria la sua parata, quando il fischio d’inizio è cosa recentissima. Benzema è in area, impatta la palla. La manona di Reina c’è, respinge e salva, evita al Napoli uno svantaggio immediato. Sublime. Dev’essere guardingo, d’altronde il Real preme con insistenza. Preciso e sicuro nell’ordinaria amministrazione, graziato da Ronaldo e Benzema. Si supera, però, nella ripresa: James Rodriguez gli si presenta dinanzi, lui lo neutralizza. Il migliore.

Hysaj 5: Primo tempo sulle montagne russe. Il cliente è il più scomodo che potesse trovare sul suo cammino: Cristiano Ronaldo. Il portoghese s’allarga per dare ampiezza, si accentra per pungere sotto porta. Lui fa e disfa, è preciso in alcune circostanze e confuso in altre. Non demerita sul portoghese, ma al tempo stesso soffre tantissimo le folate di Marcelo. Il brasiliano gioca praticamente da mezzala, spinge tantissimo senza doversi guardare le spalle.

Albiol 5,5: Da Madrid è passato tra il 2009 e il 2013. Mai un titolare fisso, un gregario come tanti. Al Bernabeu è chiamato a guidare la sua retroguardia dall’alto della propria esperienza. Ci riesce a tratti. Fallisce in qualche lettura di alcune situazioni, in altre si destreggia bene. Benzema, però, stacca su di lui: 1-1. Nella ripresa va in confusione insieme a tutto il reparto.

Koulibaly 5,5: Partita dalle due facce. La più bella: un anticipo sublime, fisico e tecnica, su Cristiano Ronaldo. La più brutta: tiene in gioco Ronaldo e Benzema sul goal del pari. Nel secondo tempo va in difficoltà insieme al resto della squadra. Difficile tenere a bada le scorribande degli avanti madrileni. Lui riesce a tratti, va in affanno, recupera, poi va nuovamente difficoltà: è un circolo vizioso. Esce dal Bernabeu confuso.

Ghoulam 5,5: Non demerita in avvio, si offre come scarico e gioca bene la palla. Tenta d’impostare dalla sua parte, di dialogare e fraseggiare con i dirimpettai. La ripresa però è da brividi, le scorribande degli avanti madrileni lo ammattiscono. Tenta la conclusione su calcio di punizione: palla alta. Soffre tanto quando il Real alza la pressione a inizio secondo tempo.

Zielinski 5: Il peggiore in campo. Classe ’94, la meglio gioventù di cui dispone il Napoli. Il Bernabeu lo intimorisce, lui parte con il freno a mano tirato e non riesce a prendere le misure. Confusionario quando si tratta (poco) di spingere, confuso quando c’è da difendere. Pressa pochissimo, chiude praticamente mai. Marcelo è una furia, gioca da mezzala a sostegno di Ronaldo. Le contromisure stentano ad arrivare. (Dal 73′ Allan s.v.).

Diawara 5,5: L’età (è un ’97) gli gioca un brutto scherzo in avvio. Le vertigini da Bernabeu s’avvertono ed emergono nella loro totalità nei primi dieci-venti minuti. Parte in sordina, dunque. Però cresce alla distanza, emerge la propria qualità. Imposta bene, velocizzando la manovra (troppo impastata in avvio di gara) e rattoppando in fase difensiva. Si lascia scappare Ronaldo, ma il portoghese sciupa. Nella ripresa arriva il calo.

Hamsik 6: L’avvio è da brividi. L’assistenza per Insigne è perfetta, Lorenzinho inventa l’illusorio vantaggio. Primo tempo di classe e sostanza, è luce e ossigeno per Diawara e Zielinski. Da mentore, potremmo azzardare. Va alla conclusione, ma il suo mancino termina a lato. Il calo è fisiologico e psicologico, arriva quando il Real si porta – tramite alcune vicissitudini – sul doppio vantaggio. Sprazzi di calcio in un primo tempo immacolato. Lascia il campo al simbolico rientro di Milik. (Dal 84′ Milik s.v.: Il polacco è finalmente tornato, è questa la nota positiva della notte di Madrid).

Callejon 5: L’ex con una motivazione in più non brilla affatto. Il suo peso in attacco è nullo, Marcelo non ha granché da preoccuparsi alle sue spalle. Lo beffa in una circostanza, servendo Mertens al centro. Il belga è in una posizione favorevole ma getta alle ortiche una chance d’oro. Segna su suggerimento di Insigne: ma è in fuorigioco. Assente ingiustificato.

Mertens 5: L’altro assente ingiustificata. Era, fino alla notte del Bernabeu, il punto di forza del Napoli, l’uomo simbolo, il timoniere. Epperò stecca, e anche in modo clamoroso. Si muove pochissimo, s’intravede alla distanza ma non punge mai in un primo tempo comunque positivo per la squadra. Nella ripresa prende le redini dell’attacco, torna al centro del gioco. Ma la mira non è eccezionale: sciupa due palle goal clamorose.

Insigne 6,5: Mezzo voto in più per la perla che sblocca il punteggio. Si smarca al centro, riceve da Hamsik e senza guardare la porta beffa Navas con un capolavoro. Il goal illude, il Real punisce nella ripresa. Eppure strappa il voto positivo: va a dare man forte alla retroguardia, spende ogni energie e termina la partita stremato.

Sarri 6: Il suo Napoli mette il vestito migliore in un primo tempo ottimo per prestazione e risultato. Il Real va in difficoltà in alcune circostanze: è la soddisfazione più grande. Poi i blancos emergono, la loro forza e la loro storia salta fuori: è 3-1. Neppure malissimo: si esce dal Bernabeu a testa alta.

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