Le pagelle di Napoli-Palermo: Callejon spreca e Insigne svanisce. Mertens a due facce, Hysaj giudicato colpevole

Reina 6: Pronti, via e Nestorovski lo fredda da distanza ravvicinata. Lui non ha colpe, il piazzato di testa dell’attaccante macedone termina nell’angolo più lontano. Per il resto del match è esente da impegni o patemi particolari. Quaison e compagni difficilmente varcano la metà campo e lui se ne sta lì, a guardare lo scorrere del match sperando nella rimonta azzurra.

Hysaj 5: Forse i centimetri, forse una distrazione. Nestorovski gli scappa, s’insinua come un fantasma alle sue spalle e sbuca al momento meno atteso. Il cross è insidioso, lui non riesce a ribattere, si lascia scavalcare e punire dall’attaccante macedone. Il resto della partita trascorre nell’anonimato. C’è poco da difendere, molto da attaccare: lui lo fa poco nel primo tempo. Nella ripresa cambia marcia e sfiora il goal: Posavec risponde picche.

Albiol 5,5: Anche lui viene freddato dal goal di Nestorovski in avvio. Proprio lo spagnolo è complice sul vantaggio del Palermo: è lui, infatti, a tenere il centravanti e i compagni in gioco da ultimo difendente. Un errore che pesa sull’economia del match. Per i restanti 85’ c’è pochissimo da difendere, il Palermo tenta qualche scorribanda quando – raramente – si affaccia nella metà campo azzurro. Nel secondo tempo va un tantino in difficoltà e subisce due tunnel da Nestorovski.

Maksimovic 5,5: Fuori posizione sul goal di Nestorovski, anche se le colpe maggiori ricadono su Hysaj. Per il resto della partita ha poco a cui badare alle sue spalle, eppure pecca non poco quando si tratta di impostare. Tenta di far avvertire il proprio peso dalle parti di Posavec, l’unico effetto è un fallo di mano commesso davanti alla porta avversaria.

Ghoulam 6: Nel primo tempo è il più positivo. Difende poco perché il Palermo si affaccia pochissimo dalle sue parti. In fase offensiva, però, c’è tanto lavoro da svolgere. Il Napoli attacca a sinistra, pensa a sinistra, e lui fa parte giocoforza della manovra. Svolge il mestiere con merito: fa avvertire la sua presenza, fraseggia e dialoga con Hamsik e Insigne, crossa quando può. Tornato da poco dalla Coppa d’Africa, dimostra la sua imprescindibilità ma anche la sua scarsa tenuta fisica: cala notevolmente nella ripresa.

Allan 5,5: Poco meno di un’ora a disposizione del brasiliano. Cinquantaquattro minuti, per l’esattezza, non sfruttati alla grande dal numero 5. Nullo o quasi in fase offensiva, poco efficace anche quando c’è da rattoppare sui pochi possessi del Palermo. (Dal 54’ Zielinski 5,5: Entra per dare più spinta, ma anche per lui è difficile violare il caveau messo in piedi da Lopez. Dal canto suo si dimostra troppo impreciso nei passaggi, eppure innesca Mertens per il goal del pari).

Jorginho 6: Luci e ombre. Lì, in cabina di regia, non ha un lavoro facile da svolgere. C’è da scardinare la cassaforte del Palermo. Talvolta riesce in qualche verticalizzazione degna di nota, imbecca Insigne con una perla. Altre volte, però, commette degli errori d’una banalità quasi imperdonabile per un regista. Double-face. Lascia il campo per l’esordio in campionato di Pavoletti. (Dal 62’ Pavoletti 5,5: Entra senza far avvertire il suo peso in fase off

Hamsik 6: Capitano a mezzo servizio. La reazione dopo l’immediato svantaggio porta la sua firma, la palla che Callejon ha solo da spingere in rete è opera sua. Sempre imbeccato e nel vivo del gioco, porta avanti la carretta della fase offensiva. Lo fa ad intermittenza: talvolta compie la scelta giusta, altre volte – invece – si perde in errori banali.

Callejon 5,5: Il peso offensivo è il solito. Nell’ombra, attendendo il suggerimento giusto. Che talvolta arriva, in altre occasioni. Davanti a sé ha il giovane Pezzella. A tratti gli prende le misure, altre volte José riesce a sgusciare via. Divora un goal con la porta vuota, eppure risulta tra i più attivi in zona goal. Tenta una sventagliata in area di rigore, ma Posavec anticipa l’appostato Insigne. Continua a spingere nella ripresa, ma la fatica si fa avvertire.

Mertens 6: Non brilla. Anzi. Sciupa tanto, batte contro il muro avversario. Certo, è il più attivo in fase offensiva, eppure spreca tanto. La prima mezzora è trascorsa in sordina. Difficile liberarsi dalla morsa dei difensori rosanero. Lui ci riesce, ma cestina un paio di palle goal colossali. Eppure salva la faccia: suo il goal del pareggio, con una complicità evidente di Posavec. Nel finale tenta la riscossa: la stanchezza, però, s’avverte. Così come gli errori di misura.

Insigne 5: Il miglior Lorenzo della sua stagione, tra Milano e Coppa Italia, non ha dato segnali di conferma. Male contro il Palermo. Il peso offensivo è nullo, le conclusioni si contano sulle dita di una mano. In versione di assist-man non brilla: troppe le scelte errate, i tentativi di traversone e imbucata andati a vuoto. Come se l’intesa tanto celebre con il resto della catena di sinistra fosse svanita all’improvviso. Cestina una chance disumana a tempo scaduto.

Sarri 5,5: Era la gara della verità, quella del secondo posto probabile. Bastano cinque minuti e un unico tiro in porta per scardinare le certezze del suo Napoli. Il Palermo si chiude a bunker, gli avanti azzurri non riescono a trovare la combinazione per scassinarlo. Con Pavoletti per Jorginho e il 4-2-3-1 tenta una mossa coraggiosa ma anche disperata. Niente da fare: l’appuntamento con il secondo posto è rimandato.

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