Mertens, parla lo scopritore: “Mi bastarono quindici minuti per apprezzarlo. Non credevo potesse fare così bene da falso nueve ma Dries…”

Dries Mertens sta vivendo il suo momento e cavalca l’onda dell’entusiasmo. Ma non solo lui perché anche chi lo circonda è letteralmente in estasi per sette giorni da fenomeno che nessuno dimenticherà mai. Anche in Belgio si inchinano alla grandezza del quattordici azzurro.

Etienne De Wispelaere, lo scopritore di Dries, ha parlato con i colleghi della stampa belga. Fu lui a portarlo al Gent, da lì la carriera di Mertens avrebbe poi preso il volo.

Queste le sue parole raccolte dalla nostra redazione: “Ero ad uno stage alla Topsportschool, sapevo di un buon giocatore su cui l’Anderlecht non aveva creduto. Mi bastarono quindici minuti, avevo già visto tutto. Presi il telefono e chiamai Michel Louwagie: c’era la futura scarpa d’oro del Belgio, gli dissi.

Sinceramente non pensavo potesse segnare sette gol in sette giorni. Sapevo che poteva avere un rendimento al vertice, ma l’ho sempre visto come un numero dieci, non come un falso nueve. Lui però comprende tanto il gioco, è il più intelligente tra quelli che ho visto”.

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