Gabbiadini-Belotti, i centravanti di Calcinate dal destino diverso… s’incrociano al San Paolo

Calcinate è un comune lombardo in provincia di Bergamo che conta poco meno di seimila anime. Una cittadina sconosciuta ai più, ma venuta agli onori della cronaca per aver dato i natali a due giocatori importanti della Serie A, Manolo Gabbiadini e Andrea Belotti.

GABBIADINI BELOTTI: DESTINI OPPOSTI

Il giocatore granata è la vera e propria sorpresa del campionato ed il centravanti più desiderato d’Italia: clausola da 100 milioni e gli occhi puntati delle big europee. 12 realizzazioni in 16 presenze (11 in 14 in campionato) tra Serie A e Coppa, l’unico italiano a tener testa aDzeko e Icardi. Titolare in Nazionale con 3 reti in 5 partite da settembre ad ora. Un momento fantastico per il classe ’93 del Torino che, dopo l’esperienza a Palermo, ha raggiunto un livello altissimo, degno dei migliori bomber mondiali.

L’attaccante del Napoli, invece, sta vivendo probabilmente la stagione più difficile della sua carriera. L’amore con Sarri non è mai sbocciato e, dopo l’addio di Higuain, non ha trovato il giusto spazio. Prima la tribolata estate e la permanenza in azzurro al fotofinish, poi l’infortunio di Milik e le difficoltà palesate pur non avendo veri e propri rivali. Le incognite sul ruolo e le occasioni mai sfruttate: 16 presenze e 2 gol tra Champions e campionato, entrambi diverso tempo fa; il 26 settembre contro il Chievo ed il 19 ottobre con il Besiktas. Una rete ogni 335′ nei 669′ giocati.

GLI INIZI

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Manolo Gabbiadini con la maglia dell’Atalanta

Eppure il tutto cominciò diversamente. Gabbiadini, classe 91′, fu da subito considerato un predestinato. Mino Favini lo portò a dodici anni in uno dei settori giovanili più prestigiosi d’Italia: l’Atalanta. “È il prototipo dell’attaccante moderno, giocatore poliedrico con un innato senso del gol”, raccontò ai nostri microfoni Favini, poche settimane prima del passaggio al Napoli. E proprio quella duttilità è stata la croce che ha dovuto portare l’ex Samp, mai facilmente collocabile nell’undici di Maurizio Sarri. Belotti, di due anni più piccolo, al contrario, fu scartato dopo un provino con la Dea, crescendo di fatto nel club minore di Bergamo, l’Albinoleffe (sede legale a Bergamo, ma rappresentante dei comuni di Albino e Leffe, ndr).

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Andrea Belotti con la maglia dell’Albinoleffe

MANOLO VS GALLO: L’INTRECCIO AL SAN PAOLO

Storie diverse, ma entrambe partite da quel piccolo paesino dell’entroterra lombardo. Due destini lontani che fra poco più di sessanta ore si incroceranno al San Paolo, dove domenica andrà in scena Napoli-Torino. Da un lato il Gallo, così come lo chiamano gli amici, titolare inamovibile dei piemontesi. Dall’altro il numero 23 azzurro, verso l’ennesima panchina, ma soprattutto la cessione. A gennaio arriverà quasi sicuramente Leonardo Pavoletti e le possibilità di una permanenza sotto l’ombra del Vesuvio diminuiscono drasticamente. Belotti contro Gabbiadini, la sorpresa contro la delusione. Dopo le voci su un possibile (ed irrealistico) scambio, tramontata subito dopo il rinnovo dell’ex Palermo, le strade dei due centravanti di Calcinate si intrecciano a Napoli. E chissà se in futuro… spazio all’immaginazione.

Andrea Gagliotti

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