La Stampa – Tra Maksimovic e Sarri non scocca la scintilla, il tecnico non apprezza l’approccio agli allenamenti del serbo. Lo sfogo

Dai fatti ai retroscena. Prendendo tutto con le dovute precauzioni. Dura la vita sotto la sferza di Maurizio Sarri, che dai suoi pretoriani, ed in particolare dalla linea difensiva, richiede applicazione massima ed altrettanta efficacia. Precisione certosina nella gestione dei tempi e degli spazi, e grinta a dismisura in allenamento.

sarri napoli in trasferta

Dura la vita, infatti, anche se ti chiami Nikola Maksimovic e per oltre un anno hai rappresentato l’oggetto del desiderio, assoluto, dell’intero entourage partenopeo. E dello stesso allenatore, che del serbo ne ha sempre apprezzato le doti. I fatti, appunto, attestano un inesorabile calo dell’ex Torino nelle gerarchie difensive, al momento soppiantato da Vlad Chiriches nel ruolo di “terzo”, alle spalle dell’imprescindibile duo Albiol Koulibaly. L’ultima presenza contro il Crotone, condita anche dalla gioia del primo squillo in Serie A. Poi il buio, solo tanta panchina. A referto, quindi, 5 presenze totali per 439′. Non il massimo della vita per uno dei pezzi pregiati della scorsa campagna acquisti.

Spazio, quindi, ai retroscena, che arrivano da Torino ed in particolare dai colleghi de La Stampa. Un idillio mai sbocciato, una luna di miele già interrotta, titolano i colleghi torinesi. Il motivo si delinea, alla distanza: al tecnico azzurro, pare, non piaccia l’approccio del classe ’91 serbo agli allenamenti. Spento, poca grinta, poco affine, insomma, ai metodi del tecnico. Di lì lo sfogo agli amici dell’ex Toro, frustrato da una situazione a suo dire troppo difficile da dirigerire.

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