Respinta l’accusa a Sarri sull’uso del termine democristiano: “L’affermazione fa parte della sua ideologia”

Nuova vittoria per Maurizio Sarri. Questa volta, però, non arriva nei campi da calcio, ma in tribunale. Il mister era stato querelato per diffamazione da Alberto Alessi, segretario nazionale della Democrazia Cristiana Nuova. Motivo? Diffamazione.

Il mister aveva, infatti, risposte alle accuse di Mancini al termine di Napoli-Inter di Coppa Italia dello scorso anno, sul fatto che gli avesse dato del finocchio, dicendo che per lui altro era sinonimo di offesa, come ad esempio dare del democristiano.

Il giudice ha così respinto l’accusa sostenendo che: “L’affermazione non ha natura diffamatoria diretta, al più potrebbe essere allusiva, ma non tale da ledere la reputazione di un soggetto o di un gruppo di soggetti”. Quindi il gip ha continuato: “L’indeterminatezza della frase, inoltre, rende incerta la reale valenza e volontà offensiva della locuzione: in tal senso occorrerebbe, infatti, conoscere l’imperscrutabile pensiero dell’indagato che ben potrebbe dare un senso negativo al termine ‘democristiano’, ma in senso esclusivamente politico e concettuale, pertanto così rientrando la sua affermazione entro i canoni della critica ideologica”.

NAPOLI, INTER COPPA ITALIANELLA FOTO: DIVERBIO TRA MANCINI E SARRI FOTO MOSCAUna bella soddisfazione, conoscendo il mister, l’archiviazione del processo.

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