Quel dubbio che non abbandona il pensiero: Sarri doveva o non doveva lanciare i nuovi nella mischia?

È la domanda che tutti hanno iniziato a porsi subito dopo la chiusura del mercato e la ripresa del campionato (per la cronaca: Palermo-Napoli 0-3): Sarri deve o non deve affidarsi ai nuovi acquisti fin da subito? Da domenica più che mai è tornato a farsi sentire il coro dei “sì, deve”. Eppure, una sconfitta simile qualcosa dovrebbe aver insegnato a tale partito, ovvero che il Napoli se non gira a mille non vince. Così come non si può di certo negare che gli undici azzurri scesi in campo a Bergamo non abbiano mostrato palesi segnali di stanchezza mentale e fisica. Ma quali possono essere i vantaggi e gli svantaggi nel lanciare i nuovi arrivi?

SVANTAGGI NEL BUTTARE I NUOVI NELLA MISCHIA – Come detto, la sconfitta patita contro l’Atalanta qualcosa ha insegnato: il Napoli non può permettersi di giocare male o a ritmi blandi. Questo – sia chiaro – è un difetto fino a un certo punto: mica giocare a ritmi elevati è un limite? Al massimo è un pregio, o un non-difetto. Come se giocare velocemente fosse qualcosa di semplice o per squadrette mediocri… Il punto è che, nelle giornate in cui le energie mentali e fisiche scarseggiano e, di conseguenza il ritmo non è dei migliori, servono le giocate dei singoli: un guizzo, uno spunto che salvi capra e cavoli (o meglio, risultato e classifica). Nell’attuale rosa del Napoli questo elemento, questo tassello manca, o, perlomeno, si vede raramente. Tutta la manovra e la sua efficacia si basa, dunque, su giocate veloci con palla e senza. E il rischio nell’inserire in questo assetto un elemento che non abbia padronanza assoluta dei minimi concetti calcistici che il Napoli esprime in campo è quello di inceppare gli ingranaggi. È quello di diventare un problema più che una soluzione. E tutto ciò crea uno svantaggio ulteriore. Una brutta prestazione, infatti, può influire sulla crescita futura del singolo calciatore, considerando che Napoli non è una piazza che vuole aspettare più di tanto – soprattutto in questo specifico momento storico del club.  E per dei giovani calciatori la mancanza di fiducia dell’ambiente è sinonimo di abbandono totale. Altro aspetto negativo è quello legato a una domanda banale ma anche maledettamente giusta: qualcuno può dimostrare che se Sarri avesse lanciato i vari Diawara, Rog e Giaccherini il Napoli sarebbe uscito dallo stadio Atleti Azzurri d’Italia con un risultato diverso? Difficile…

VANTAGGI NELL’INSERIRE I VARI DIAWARA, ROG E GIACCHERINI – Considerando Zielinski ormai il “dodicesimo” uomo, e considerando Giaccherini in crescita nelle gerarchie, chi ancora deve trovare spazio sono i soli Rog e Diawara (ah, c’è Tonelli: ma dov’è?). Due investimenti importanti da parte della dirigenza partenopea, trattati roga lungo e costati tanto. Hanno dalla loro il futuro, la spensieratezza e l’incoscienza dell’età. E proprio questo potevano offrire contro l’Atalanta: la “follia” della giovinezza. Un’imprevedibilità che avrebbe potuto giovare agli animi stanchi in campo, dando nuova linfa alla manovra del Napoli. Oltre a ciò, un possibile vantaggio poteva essere quello dettato dalla voglia dei due di volersi mettere in mostra, portando, quindi, sul rettangolo verde un mordente mancato al resto degli undici schierati da Sarri.

Insomma, a elencare vantaggi e svantaggi si potrebbe arrivare a domani. Tutto ciò rende la scelta ancora più difficile, considerando poi che Sarri è uno e noi tanti. Ma, per fortuna, è lui a dover scegliere.

Nappo Salvatore

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