Questione San Paolo, due motivi alla base della querelle tra il Napoli e il Comune. Grosso rischio all’orizzonte

La questione San Paolo continua a tenere banco in queste ore. Le parti – il Comune ed il Napoli – sembrano lontanissime da un accordo che possa soddisfare tutti. Tifosi compresi.

Secondo quanto riportato oggi da Il Mattino, il club presieduto da De Laurentiis vanta ancora dei crediti nei confronti di Palazzo San Giacomo, che sta scontando attraverso il mancato pagamento dei canoni di affitto dello stadio. Finora il Napoli ha “riscosso” in questo modo 1,4 milioni di euro, una cifra ancora inferiore rispetto ai 2 milioni di euro che la società anticipò anni addietro per l’installazione dei tornelli.

san paolo 90 anni 1 agosto napoli

Non solo. De Laurentiis ha chiesto al Comune anche i danni per i mancati introiti a causa della chiusura, per lungo tempo, del settore inferiore della Curva A, a causa delle infiltrazioni che ne resero inagibile l’accesso. Allo stato attuale delle cose inoltre, non c’è nessuna convenzione che regoli i rapporti tra il Napoli ed il proprietario dell’impianto, vale a dire il Comune; quella “ponte” non è stata ancora ratificata dalle parti. Per questo il club fitta di partita in partita lo stadio, ma in questo modo il costo del canone rischia di impennarsi. Il Mattino fa un esempio concreto: tra quota biglietti e pubblicità, per una partita che porti 30 mila spettatori a Fuorigrotta, il costo potrebbe aggirarsi sui 2,5 milioni di euro.

 

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