Sarri: “Vinto con merito, siamo in crescita. Callejon fenomenale, Insigne sta tornando ai suoi livelli. Higuain? Non mi sono mai lamentato della sua cessione!”

Maurizio Sarri ha parlato della vittoria dei suoi contro il Palermo, per tre a zero, ai microfoni di Mediaset Premium. Ecco le parole del tecnico azzurro, evidenziate dalla nostra redazione: “Abbiamo fatto molto bene, loro si chiudevano bene, ma eravamo padroni della situazione. Nel secondo tempo abbiamo sbrogliato la matassa. Ho fatto giocare quelli che negli ultimi due giorni mi hanno dato più garanzie fisiche ed atletiche, qualcuno era stanco. Ho rimesso dentro Maggio perché fisicamente è al top, per il nostro gruppo è importante, mi fa piacere abbia ritrovato una condizione che forse lo scorso anno gli è mancata. Attaccare la profondità nel primo tempo era difficile, essendo gli avversari molto bassi. Non mi sono piaciute alcune cose, quando poi nella ripresa abbiamo attaccato l’area di rigore abbiamo fatto gol, mentre nel primo abbiamo faticato, eccezion fatta per Milik che, però, era sempre solo. Callejon risposta ad Higuain? José è fortissimo, tatticamente èsarri fondamentale, l’anno scorso come quest’anno. Ogni tanto segna, con continuità, già da qualche anno ma non è che per ruolo e caratteristiche gli si possa chiedere di più. Lui sta rispondendo agli stimoli, nel secondo tempo attaccava l’area sempre. Non è chiaramente un attaccante d’area da rigore, però. Insigne? Fino ad una settimana fa non era lui, negli ultimi giorni è totalmente cambiato, fisicamente sta crescendo, in allenamento ha tirato fuori cose importanti, questa sera ha giocato bene in avanti ed in difesa, ho rivisto il Lorenzo dello scorso anno. Un calo è normale, può capitare un mese di appannaggio fisico e mentale. Zielinski titolare? Dipende dalle partite, ma parecchi la stanno meritando la maglia da titolare in questo inizio. Mi serviva uno come lui questa sera, in questo ruolo l’ho scoperto io, so che giocatore è, pieno di talento e fisicità, è giovane ma soprattutto di ruolo, non solo di età. Fa questo ruolo da trenta, quaranta partite, può crescere ancora. Sarà importante. Champions? Una sola sensazione: devo andar via sennò perdiamo l’aereo (ride, n.d.r). Ci penserò da domattina, dopo l’allenamento di domani penseremo a Kiev”.

Queste le parole a Sky: “Paragone con la cessione di Zidane della Juventus? Ai tempi loro presero giocatori fatti, già ai vertici del calcio, noi abbiamo preso ragazzi forti e giovani, che avranno un grande futuro. Ciò mi fa assolutamente piacere, da oggi siamo al sicuro per i prossimi anni. Però adesso è difficile farli allenare per i tanti impegni, quindi aumentano le difficoltà per farli crescere. Scelte? Io ho tanta fiducia nel gruppo, sono convinto che possiamo diventare una grande squadra. Zielinski è stato con me già un anno ed è stato avvantaggiato, l’ho messo perché volevo due interni bravi ad inserirsi. Qualcuno è tornato stanco dalla Nazionale, ho visto bene Maggio in settimana ed ho deciso di schierarlo. I giovani danno la sensazione di crescere, altri però hanno avuto un’estate tormentata: Maksimovic e Diawara si sono allenati poco e sono dietro in condizione, poi Giaccherini e Tonelli hanno avuto infortuni che li hanno costretti fuori per tanto tempo. L’ex Bologna inoltre avrà bisogno di più allenamento per inserirsi nei nostri schemi. Quando in un mese ci sono tante gare è difficile inserirli e fare allenamenti tattici, così riesci solo a preparare le partite. Cambiamenti? Stiamo lavorando sugli attaccanti esterni e farli giocare più vicini alla punta, mentre gli interni devono agire tra le linee. Nel primo tempo abbiamo fatto tanti cross, ma c’era solo Milik in area. Nel secondo abbiamo attaccato in tanti ed abbiamo segnato subito. Dobbiamo migliorare ancora in diverse cose, ma abbiamo fatto una buona prima frazione di gara, senza concedere ripartenze. Loro poi man mano si sono stancati ed hanno concesso spazi. Stiamo lavorando su qualcosa di diverso, ma senza stravolgere la nostra filosofia di base. Pressione? Napoli è una città particolare, se si subisce la pressione della piazza si esce pazzi. Quello dei tifosi è amore, sono innamorati della squadra, ma conoscono le nostre difficoltà. Ci hanno sempre perdonato quando abbiamo fatto male. Non sento una pressione eccessiva, ma sento più la necessità di accontentarli prima o poi”.

Il tecnico ha parlato anche alla Rai: “Stamane qualche giornale ha strumentalizzato, io non mi sono mai lamentato della cessione di Higuain, io ho fatto una constatazione sul mercato del Napoli, e sono contentissimo perchè avrei fatto le stesse identiche cose, però un mercato fatto di grande maggioranza di giocatori giovani. Ho fatto una considerazione abbastanza banale, tanti giocatori molto giovani, gli va concesso il tempo di inserirsi. Un pò di tempo per diventare professionisti gli va concesso. A me non piace questo modo di fare calcio, ma son tante le persone a cui non piace questo modo di fare calcio, settembre, ottobre e novembre sono 3 mesi in cui i giocatori stanno 10 giorni a disposizione della nazionale, e gli altri 20 giorni fanno 7 partite. Io non mi sto lamentando per la mia squadra ma mi sto lamentando per il calcio, ma per chi ama veramente il calcio. Non è assolutamente un alibi ma una constatazione che chi è innamorato del calcio e vorrebbe un calcio ancora più bello”.

 

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