L’ottima estate del Napoli ha nascosto i problemi, a Sarri l’arduo compito di trovare in fretta la quadratura del cerchio

Inutile negarlo: passano i giorni ma il pari del Napoli contro il Pescara ha lasciato l’amaro in bocca, come una mezza occasione persa che sa di disfatta. Non solo due punti persi per strada ma un primo tempo da dimenticare nella mente di Hamsik e compagni, che dovranno riscattarsi subito sabato sera nel big match contro il Milan. La prestazione contro gli abruzzesi infatti, ha mostrato come la coperta del Napoli, al momento, sia troppo corta con una rosa non ancora al completo ed una forma fisica molto carente. Il tutto è stato nascosto da una estate fatta di amichevoli stravinte con una caterva di reti segnate che hanno creato illusioni semplicistiche agli occhi della maggioranza dell’ambiente partenopeo, non considerando però il reale livello degli avversari affrontati.

Tralasciando le partite giocate durante il ritiro di Dimaro contro Anaune, Trento e Virtus Entella ovvero squadre di categorie inferiori a quella del Napoli, le prestazioni contro Nizza, Monaco ed Herta Berlino avevano invece gettato fumo negli occhi. I soli due goal subiti in totale, entrambi contro il club tedesco, avevano fatto pensare ad una costante solidità difensiva, anche se proprio nell’ultima amichevole c’erano state le prime avvisaglie di difficoltà, subito accantonata affrontando una squadra in forma, in palle e vogliosa come il Pescara; contro i biancazzurri, il reparto arretrato partenopeo, ha mostrato lacune clamorose, soprattutto nel primo tempo, risultando immobile nei due goal subiti e in sofferenza nel palleggio stretto effettuato dalla squadra di Oddo. Nel ripresa, con gli avversari più sulle gambe, Albiol e Koulibaly soffrono meno, ma i problemi mostrati dovranno essere risolti presto da Maurizio Sarri e dalla società che dovrà muoversi sul mercato. L’infortunio di Tonelli sembra più grave del previsto e per questo motivo un’alternativa dovrà essere trovata, che sia Maksimovic o un colpo a sorpresa. 

Il centrocampo nei primi 45 minuti non riesce a fare filtro e a pressare i veloci giocatori del Pescara, l’assenza di Jorginho si fa sentire ma quando calano i ritmi della partita Hamsik e i compagni di reparto riescono a disimpegnarsi con meno difficoltà. Buono l’ingresso di Zielinski che nel corso della stagione potrà essere rivelarsi un ottimo innesto nella rosa; il polacco si procura anche un calcio di rigore, poi “rimangiato” dall’arbitro Giacomelli. Analisi meno negativa per il centrocampo visti gli investimenti effettuati e che saranno presto a disposizione di Sarri: DiawaraRogGiaccherini e lo stesso giocatore ex EmpoliDiscorso analogo a quello per la difesa vale per l’attacco, straripante durante le amichevoli ma invisibile nella prima frazione di gara principalmente a causa delle prestazioni di Insigne e Gabbiadini; lo scugnizzo partenopeo sta forse soffrendo i problemi relativi al rinnovo e le voci di un suo addio. L’ex Sampdoria, invece, non sembra in grado di poter fare le veci di Gonzalo Higuain non riuscendo a creare gli spazi giusti e trovando molte difficoltà nel muoversi in un ruolo che non gli è perfettamente cucito addosso; meglio il Napoli nelle ripresa con l’ingresso di Milik che riesce a mettere peso in avanti, a tenere impegnata la retroguardia del Pescara e a creare grattacapi al portieri Bizzarri. L’attaccante polacco, come mostrato anche contro l’Herta, sembra il vero erede della punta argentina per gioco e attitudine nel rodato scacchiere di Sarri. mertens gol ghoulam

Nota costantemente positiva è, invece, Dries Mertens sempre in palla sia nelle amichevoli estive che contro gli abruzzesi; il folletto belga entra in campo al posto di uno spento Insigne e rovescia la partita. La prima rete è il suo marchio di fabbrica, mentre quella del pareggio evidenzia anche uno spiccato fiuto da killer d’area di rigore. Lo sguardo che lancia alla panchina dopo il goal che accorcia le distanze è eloquente della voglia del giocatore di voler essere protagonista con la maglia del Napoli a discapito proprio del numero 24 azzurro. Il campionato è ancora lungo, cominciare con una sconfitta sarebbe stato deleterio, ma c’è la sensazione che Sarri dovrà amalgamare in fretta la nuova e vecchia guardia in modo da non dover subito ritrovarsi a rincorrere le avversarie per gli obiettivi che contano. 

Emanuele Catone
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