Via Higuain, Icardi la prima scelta, poi Bacca. I pro e contro dei due sudamericani

Con la cessione di Gonzalo Higuain, il Napoli a poco meno di un mese dall’inizio del campionato si ritrova con una grandissima grana da risolvere. Il bomber argentino ha lasciato un vuoto enorme nell’attacco azzurro, ma allo stesso tempo la sua cessione porterà nelle casse della società oltre 94 milioni: soldi che ovviamente dovranno essere reinvestiti per colmare la partenza del Pipita e rafforzare altri reparti.

Ed al momento, i nomi più papabili per sostituire Higuain sono quelli di Mauro Icardi e Carlos Bacca. Entrambi sudamericani, nella scorsa stagione hanno avuto un ruolo da protagonisti rispettivamente nell’Inter e nel Milan, seppur non raggiungendo risultati eclatanti a livello di squadra. In ogni caso, una statistica resa nota da OptaPaolo, ha evidenziato che i due attaccanti hanno ottenuto la miglior media realizzativa nella scorsa stagione, staccando campioni del calibro di Mandzukic, Klose e lo stesso Higuain.

Maurito sembra l’indiziato numero uno a prendere le redini dell’attacco azzurro: seguito dal Napoli già quando vestiva la maglia della Sampdoria, il giocatore si è consacrato con l’Inter diventandone fin da subito l’attaccante principale, nonostante la giovane età. Per caratteristiche sembrerebbe il preferito di Sarri, che lo adatterebbe magnificamente al suo 4-3-3. Di contro, per prelevare il suo cartellino, il Napoli dovrà fare una proposta esorbitante ai dirigenti nerazzurri, che ritengono l’argentino incedibile, oltre ad offrire una proposta contrattuale molto alta al giocatore.

bacca

Al contrario, la richiesta economica del Milan per Bacca è il problema minore: oltre ad essere in uscita, i rossoneri potrebbero accettare anche una proposta da 30 milioni dilazionata in tre anni. Il suo valore è indiscutibile, così come l’esperienza in campo europeo, avendo militato e vinto col Siviglia. Ma i dubbi che riguardano il Peluca riguardano soprattutto l’età: è prossimo ai 30 anni (che compirà l’otto settembre) e De Laurentiis solitamente è restio a compiere investimenti di questo tipo. Inoltre Sarri non apprezza il suo stile di gioco, volto sempre ad attaccare la porta.

Le alternative ci sono, ma scegliere quella giusta non sarà facile. Ora spetterà al Napoli fare le dovute valutazioni e decidere a chi affidare il ruolo di rifinitore della squadra con la mera consapevolezza che fare meglio di Higuain sarà difficile, se non impossibile.

Luigi Fervide
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