CdM – Il fattore Higuain croce e delizia sul mercato. Ecco perché

Dici Gonzalo Higuain ed è orgoglio, immenso, per ogni tifoso napoletano. Il miglior centravanti al mondo, o con pochi eguali, che indossa con valore la maglia azzurra, deliziando il pubblico partenopeo a suon di giocate, spunti, goal realizzati con cadenza matematica.

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Il miglior biglietto da visita con cui presentarsi alla prossima edizione della Champions League, la garanzia di un’ennesima annata a livelli altissimi. Un conto in banca per il quale spendersi, e spendere, anche in ottica rinnovo. La priorità, in cima a qualsiasi appunto di mercato, resta la permanenza del centravanti di Brest, un accordo da sigillare dopo Copa America e meritate vacanze.

Ma al cospetto di tanta, immensa, grazia la presenza del Pipita in alcuni frangenti può persino considerarsi ingombrante? Limitante? Sul punto si sofferma l’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno partendo da un dato di fatto, i rifiuti che si avvicendano a voglia di scappare, tutte in quella particolare zona del campo. Da Lapadula a Gabbiadini, la presenza di un giocatore di tale valore opprime, spegne qualsiasi velleità di rivalsa, impossibile giocarsela. Improbabile provare il confronto, una convivenza l’unica alternativa, ma il disegno tattico di Sarri non ha mai contemplato le due punte nell’annata appena trascorsa. Alla Juventus la situazione appare differente, il minutaggio di Zaza non è superiore a quello del numero 23 azzurro, nettamente inferiori i mugugni, questo è certo. Il blasone conta, ma per quanto? Nella prossima stagione, chissà, servirà il giusto compromesso. Altrimenti il Pipa resterà chimera, incubo, baluardo con cui è impossibile reggere il raffronto. E questo, sul mercato, resta un limite.

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